Continuano le uccisioni dei lupi nel Canton Grigioni, in Svizzera, dove le autorità hanno disposto gli abbattimenti in risposta ad alcuni episodi di predazione di animali da allevamento e da fattoria. A farne le spese questa volta è stato però il lupo sbagliato: lo scorso 9 ottobre è stato ucciso da un guardiano della selvaggina (i funzionari pubblici che si occupano della gestione faunistica) il maschio alpha del branco Moesola, e non il giovane lupo per cui era stato invece emesso apposito provvedimento dall’Ufficio Federale dell’Ambiente (UFAM).
A darne notizia sono state le stesse autorità del Cantone dei Grigioni, che da tempo cerca di allargare le maglie della protezione del lupo per poter procedere con abbattimenti più rapidi in caso di predazioni: «Il 9 ottobre 2022, sul territorio del Comune di Rheinwald un lupo del branco Moesola è stato abbattuto da un guardiano della selvaggina. Dall'esame genetico è emerso che invece di un giovane lupo si tratta del maschio dominante del branco, non incluso nell'autorizzazione dell'UFAM».
Le autorità hanno voluto però chiarire che «nonostante abbia sbagliato bersaglio, il guardiano della selvaggina ha proceduto in modo accurato con un intento conforme alla legge. Sulla base del comportamento e della taglia percepita ha classificato l'animale quale giovane lupo e l'ha abbattuto mentre, accompagnato da un altro lupo, tornava da una pecora sbranata il giorno precedente. Come per il branco del Beverin, non è possibile prevedere quale effetto avrà l'abbattimento del maschio dominante sul branco Moesola. I risultati genetici inducono però fortemente a pensare che il maschio dominante M297 esterno al gruppo si era già unito al branco prima dell'abbattimento del maschio adulto».
Abbattuto anche M92, il lupo capofamiglia del branco del Beverin
Il maschio dominante del branco Moesola non è stato l’unico esemplare di lupo abbattuto. Un mese dopo, l’8 novembre, è arrivata la notizia che è stato ucciso il maschio dominante del branco del Beverin, M92, per cui ad agosto l’UFAM aveva emesso apposito provvedimento di abbattimento in ottica di «eliminare l'intero branco».
«Con l’abbattimento di M92 si è conclusa la regolazione del branco del Beverin autorizzata dall'Ufficio federale dell'ambiente – hanno fatto sapere dall’Ufficio cantonale per la caccia e la pesca – Dal monitoraggio, a oggi non emergono indicazioni del fatto che l'organizzazione sociale del branco abbia subito cambiamenti in seguito all'abbattimento. Ad esempio, dieci giorni dopo l'abbattimento del maschio dominante grazie a una trappola fotografica è stato possibile accertare che un lupo adulto, presumibilmente la femmina F37, e sei cuccioli nati quest'anno si spostavano insieme sullo Schamserberg».
La specifica si è resa necessaria perché l’UFAM, nel dare il via libera all’abbattimento di M92, aveva chiesto di dimostrare con prove verificabili che la riproduzione del branco di quest'anno ha contato almeno sei cuccioli, nell’ottica di preservare la popolazione. La legislazione federale sulla caccia e le altre leggi in vigore in Svizzera non consentono di abbattere tutto il branco, ma singoli lupi solo quando sono pericolosi e causano danni per gli animali da reddito. Previa autorizzazione dell'UFAM, i Cantoni possono quindi rilasciare l'autorizzazione di abbattimento per lupi giovani in aree abitate da branchi, solo se di loro iniziativa si aggirano regolarmente e spontaneamente all'interno o nelle immediate vicinanze di insediamenti mostrandosi aggressivi o troppo poco timorosi nei confronti dell'uomo.
Una politica di tolleranza zero contro cui si è già schierato il Wwf , ricordando che «lupi, orsi e linci sono tornati a popolare la Svizzera, ma questa notizia non piace a tutti. I pastori hanno infatti paura per i propri animali e gli escursionisti hanno il timore di incontrare gli orsi nei boschi». In tutta la Svizzera si contano 148 lupi suddivisi in 16 branchi, e ben 6 di questi si trovano nel Cantone dei Grigioni. Le autorità cantonali, dal canto loro, hanno rassicurato sul fatto che «lo sviluppo del branco del Beverin continuerà ad essere monitorato. Se possibile, nel corso dell'inverno o della prossima primavera si provvederà a dotare un lupo del branco di un trasmettitore GPS».