La Casina del Boschetto, all'interno della Villa Comunale di Napoli, si trasformerà nel Museo Darwin Dohrn (DaDoM), diventando così un importante centro scientifico e culturale aperto a tutti nel cuore del capoluogo campano, a due passi dal mare. A presentare il lungo lavoro di riqualifica della Casina del Boschetto e la struttura del futuro Centro Darwin Dohrn – DaDoM sono stati il Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto Nazionale di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine Roberto Danovaro, il Vice Sindaco di Napoli con delega all’Urbanistica Carmine Piscopo e il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Kodami si è addentrato tra le sale ancora non aperte al pubblico per mostrarvele e lasciarvi immaginare come sarà il Museo prima di poterlo vedere con i vostri occhi.
Il progetto di riqualifica della Casina del Boschetto
La Casina del Boschetto era originariamente sede dell'Associazione napoletana della Stampa, dotata di un'estensione molto vasta: la struttura è infatti di circa 900 mq con un giardino complessivamente di 2500 mq. Dal 1999 però la sede è stata abbandonata e il percorso che l'ha vista trasformare da luogo di degrado a luogo di rinascita è stato lungo e complicato. Nel 2015 infatti il Comune di Napoli insieme alla Stazione Zoologica Anton Dohrn è riuscito a firmare un protocollo d'intesa per la progettazione del Centro Museale e a estromettere la struttura dal programma di dismissione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli, restituendola così ai cittadini. I lavori di riqualifica sono poi iniziati nel 2019 e finiti ad oggi, con un obiettivo ben chiaro: riconsegnarla al pubblico e rendere Napoli una vera e propria capitale nell'ambito delle Scienze del Mare.
Il Museo Darwin Dohrn – DaDoM: ecco come sarà
La Casina del Boschetto è strutturata su due piani e dispone di diverse sale, pronte a trasformarsi in un centro di conoscenza e divulgazione scientifica sull'evoluzione e la biodiversità della vita marina. Il Museo Darwin-Dohrn sarà un vero e proprio percorso nel tempo: a partire da Anton Dohrn, fondatore della Stazione Zoologica, e dal padre dell'evoluzione Darwin e il suo viaggio a bordo della nave Beagle, ci si addentrerà in un cammino per conoscere l'origine della vita dal mare, gli animali che vi abitano, la loro evoluzione e gli adattamenti che hanno sviluppato.
Partendo da organismi microscopici sino ad arrivare ai giganti marini, l'obiettivo è quello di far conoscere la diversità della vita e l'importanza dell'ambiente marino, i cui meccanismi di evoluzione possono essere fonte di ispirazione in diversi campi, dall'estetica alla tecnologia. Il museo inoltre ospiterà anche opere di artisti, proiezioni di filmati sulla vita marina e ricostruzioni di animali marini a dimensione reale come un grande pesce luna (Mola mola). Sarà disposta inoltre una sala polifunzionale che ospiterà eventi pubblici, convegni e seminari scientifici, e al cui interno saranno esposti due scheletri giganteschi, quello di una balenottera ritrovata spiaggiata a Capri e quello di un capodoglio, e anche una vetrata con migliaia di campioni raccolti nel Golfo di Napoli.
Infine il museo prevede anche un laboratorio didattico per le scolaresche dove verrà spiegato come viene effettuata la ricerca scientifica in mare, dei batiscafi messi a disposizione dall'associazione culturale MareAmico che sarà possibile visitare, un bookshop e un cinema all'aperto nel giardino posteriore all'edificio, che ospiterà il concorso internazionale sul cinema scientifico e sui documentari marini. L'apertura del museo al pubblico secondo Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, è prevista subito dopo l'estate.