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26 Luglio 2023
9:57

Successo per la reintroduzione del bisonte europeo in Gran Bretagna: in arrivo nuovi fondi

Il progetto di riconversione delle campagne del Kent tramite la reintroduzione dei bovini selvatici, iniziato l’anno scorso, riceve 100.000 sterline per espandersi ulteriormente.

bisonte

La reintroduzione del bisonte europeo (Bison bonasus) in Gran Bretagna, iniziata l'anno scorso, ha avuto esiti positivi e l’ente di beneficenza Rewilding Britain ha deciso di donare 100.000 sterline per espandere ulteriormente l’area interessata dal progetto. Il Kent Wildlife Trust utilizzerà i soldi dell' per collegare tra loro i boschi nel Blean, la zona del Kent che ospita i bisonti introdotti la scorsa estate.

Il fondo consentirà di rinaturalizzare ben 8.300 ettari di bosco, riducendo l’attuale frammentazione dell’habitat causata dall'agricoltura e dallo sviluppo urbano.

«Questo entusiasmante progetto sta funzionando e consentirà alla natura e ai processi naturali di riprendere il controllo, coinvolgendo anche la comunità locale e fornendo benefici economici attraverso l'ecoturismo», ha dichiarato Sara King di Rewilding Britain.

Il bisonte europeo fa parte della storia umana sin dal paleolitico, dov’è stato ritratto in numerose pitture rupestri. Nonostante la forte espansione umana, ha continuato a pascolare per secoli tra boschi e foreste di tutto il continente fino al Medioevo, dopo il quale il suo declino ha iniziato a diventare sempre più rapido. Durante l’età moderna questi grandi bovini erano già scomparsi da numerosi territori e furono presi i primi provvedimenti per la loro salvaguardia, in particolare dalla monarchia polacca, il cui regno ospitava un gran numero di questi animali.

bisonte europeo

Durante la Prima Guerra Mondiale le popolazioni di bisonti subirono un’ulteriore stretta a causa della caccia indiscriminata fatta dalle truppe tedesche per sport e approvvigionamento di provviste: alla fine della guerra erano rimasti meno di dieci bisonti in Polonia, l’ultimo esemplare selvatico è stato ucciso nel 1927 da dei bracconieri nel Caucaso occidentale. La specie era ufficialmente estinta in natura.

Questi maestosi animali sono stati salvati dall'estinzione totale infatti solo grazie ai 48 esemplari, tutti della sottospecie di pianura tranne un maschio del Caucaso, presenti all’epoca negli zoo, da cui discende l’intera popolazione attuale. La reintroduzione in natura del bisonte europeo, iniziata nel 1951, ha avuto grande successo e ad oggi si contano oltre 2.000 soggetti allo stato semibrado e si sfiora la cifra di 4.000 bisonti se consideriamo anche gli animali tenuti in cattività. Solo nella Foresta di Białowieża, in Polonia, vivono 800 individui totalmente allo stato selvatico.

Discendendo tutti, però, da un’unica popolazione, sono estremamente vulnerabili ad alcune malattie a causa del loro corredo genetico limitato. Per favorire la diversificazione genetica delle mandrie, i ricercatori mirano sia alla costituzione di nuovi nuclei sia a continuare ad accrescere il numero di esemplari; si valuta, inoltre, la possibilità di ibridazioni naturali o di trasferimenti di geni per ingegneria genetica in caso di necessità, anche a discapito della purezza della specie.

bisonte europeo

Nel luglio del 2022 è stato rilasciato il primo gruppo di bisonti europei in Gran Bretagna, nelle campagne di Canterbury, nel Kent, per riportare con il loro contributo l'area al suo stato naturale. Le aree di West Blean e Thornden Woods furono predisposte dai primi ranger di bisonti del Regno Unito, sotto la guida del Kent Wildlife Trust, e Paul Whitfield, direttore generale di Wildwood Trust, dichiarò che la reintroduzione di questi animali avrebbe creato un’esplosione di biodiversità e contrastato in maniera del tutto naturale gli effetti del cambiamento climatico.

I bisonti, infatti, abbattono gli alberi sfregandosi contro di essi e creano nuovo spazio e luce per la crescita di altre piante che, nel tempo, fisseranno il carbonio atmosferico contribuendo a ridurre l'aumento della temperatura globale.

Il progetto, a distanza di un anno, ha avuto i primi risultati positivi e adesso, grazie ai nuovi fondi, potrà espandersi ulteriormente. Il team ambisce, un giorno, a poter espandere l’area a tutto il sud-est dell’isola, collegando il Blean con i Kent Downs e l'High Weald.

Nelle intenzioni del Trust c’è anche quella di reintrodurre altre specie tipicamente britanniche, i cui comportamenti naturali completano quelli del bisonte, come i pony Exmoor, i Longhorn inglesi e i maiali dell'età del ferro, razza di suini geneticamente più simili ai loro antenati, ottenuta grazie al processo di incroci chiamato breeding back.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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