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27 Agosto 2024
9:00

Struzzo ferito in fuga nei pressi della tangenziale a Prato: salvato dai Vigili del Fuoco

L'animale è riuscito a scappare da un allevamento e ha rischiato di finire sulla traiettoria delle auto. Alla fine è stato individuato nei campi, sedato e riportato al sicuro.

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È riuscito a scappare dall’allevamento in cui vive e ad arrivare nei pressi della tangenziale, con l’altissimo rischio di essere investito e di provocare incidenti. Il protagonista della vicenda è uno struzzo, salvato alla fine dai Vigili del Fuoco con l’aiuto di due veterinari.

Tutto è successo nei sobborghi di Prato. L’animale è stato avvistato nei pressi di via delle Risaie, in zona Tavola, da alcuni automobilisti che hanno capito subito che era scappato e che poteva facilmente finire sulla traiettoria delle auto. Sono quindi partite le chiamate alla centrale della Polizia Locale, che ha inviato sul posto alcune pattugli e ha avvisato i Vigili del Fuoco.

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Nel frattempo lo struzzo si è rifugiato nei campi, allontanandosi dal traffico. Era però estremamente spaventato e sotto choc, complice una ferita che è stata riscontrata solo in un secondo momento. I Vigili del Fuoco hanno quindi ritenuto necessario fare intervenire personale veterinario specializzato per recuperarlo senza traumatizzarlo ulteriormente. Due dottoresse veterinarie della Asl e del giardino zoologico di Pistoia sono dunque arrivate con un sedativo e lo hanno somministrato allo struzzo. Una volta addormentato, l’animale è stato immobilizzato e riaccompagnato nell’allevamento.

Non è la prima volta che si verificano episodi di questo genere. Lo struzzo (Struthio camelus) è un uccello di grandi dimensioni incapace di volare, originario dell'Asia sudoccidentale, della Penisola Arabica e dell'Africa, ma purtroppo è stato cacciato fino all'estinzione quasi ovunque e oggi vive solo in Africa subsahariana e in alcune zone dell'Africa meridionale. È una specie selvatica, eppure in tutto il mondo, Italia compresa, sono diffusi allevamenti che destinano questi uccelli al mercato alimentare – pensiamo per esempio alle uova – o alla riproduzione in cattività per la loro detenzione in fattorie, giardini o agriturismi in cui spesso finiscono per “intrattenere” le persone o fungere da ornamenti.

Luoghi da cui spesso finiscono per scappare, mettendo a rischio la loro incolumità. Questi animali non sono capaci di volare, come detto, ma grazie alle lunghe zampe riescono a raggiungere anche i 70 chilometri all’ora quando corrono, rendendo molto complesso fermarli quando decidono di fuggire.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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