Non si arresta la strage di animali sulla Strada provinciale 75 che collega Cava de' Tirreni, Vietri sul Mare e la Costiera Amalfitana. La strada, conosciuta come Avvocatella, rappresenta un importantissimo collegamento viario per la Costiera, eppure continua a essere teatro di incidenti automobilistici che si risolvono con la morte delle volpi e altri animali selvatici come volpi, ricci e cinghiali.
La denuncia arriva a Kodami da Giorgio De Rosa, portavoce del comitato civico Dragonea: «Siamo alla settima volpe uccisa da un anno, contando solo quelle rinvenute da noi. Fino ad ora a nulla sono valsi gli inviti a prestare attenzione alla guida quando si percorre questa arteria. Ironia della sorte l'ultima carcassa giace proprio in prossimità del segnale di pericolo animali vaganti».
Dragonea è la frazione più popolosa di Vietri sul Mare, nella provincia di Salerno, un tratto della costa campana particolarmente frequentato nei mesi estivi ed estremamente popoloso. Qui gli animali selvatici convivono con un traffico che in questo periodo dell'anno può diventare molto intenso. De Rosa si era già rivolto a Kodami per segnalare la strage di animale, e chiedere ai frequentatori della strada «più senso civico».
Oggi riprende quell'appello, chiedendo anche una maggiore attenzione da parte delle istituzioni che hanno il compito di vigilare sulla sicurezza viaria: «È una noncuranza collettiva. Solo qualche cittadino di buon cuore si è preso la briga di segnalare l’accaduto e dalla parte nostra abbiamo già chiesto la rimozione della carcassa all’Asl, informando il Cras e gli enti competenti. È davvero triste questo menefreghismo, ormai questa “carneficina” dà la misura di quanto sia spregevole l’uomo».
Il Comitato dei cittadini di Dragonea si è quindi rivolto direttamente ai sindaci di Vietri e Cava de' Tirreni, e ai rappresentanti della Regione Campania: «Vi esortiamo a prendere i dovuti provvedimenti ciascuno per la propria competenza affinché questo pezzo di territorio sia adeguatamente protetto, messo in sicurezza sia a livello ambientale che faunistico, e che la strada sia resa più sicura», si legge nella mail inviata alle maggiori autorità locali.
Ma il problema non riguarda solo un breve tratto di strada: è il riflesso di una gestione che nel complesso risulta agli abitanti della Costiera poco rispettoso della natura: «Una strada caratterizzata dal fiume Bonea che con i suoi anfratti, i suoi strapiombi è divenuta nel tempo il ricettacolo di qualsiasi genere di rifiuto», il rischio secondo De Rosa è che anche gli sversamenti illeciti possano arrivare «al fiume sottostante e dunque con rischio concreto che sfocino a Marina di Vietri sul mare».
I cittadini chiedono che l'area sia adeguatamente controllata e resa più sicura. A questo scopo la segnaletica verticale presente non si è rivelata sufficiente, e da tempo chi percorre la Strada provinciale 75 chiede un rifacimento complessivo che tuteli la vita di persone e animali con una migliore illuminazione e una più attenta presenza anche delle Forze dell'ordine.
Dalle istituzioni, però, persiste il silenzio mentre animali continuano a perire, e con essi forse un intero territorio di straordinaria bellezza e ricchezza.