Stop totale alla sperimentazione animale per gli ingredienti cosmetici: è quello che chiede l'Oipa con la manifestazione di mercoledì 20 aprile 2022 in piazza Duomo a Milano.
Il divieto totale di sperimentazione animale per i cosmetici è stato introdotto nell’Unione Europea nel marzo del 2013, tuttavia oggi è ancora consentito, in determinate circostanze, richiedere dati basati sulla sperimentazione animale anche per gli ingredienti cosmetici.
Per porre fine una volta per tutte alla sperimentazione animale in Europa, rafforzando sia il divieto ai test cosmetici sia contrastando i test per le sostanze chimiche che prevedono l’uso di animali, l'Oipa chiede ai cittadini di aderire all’iniziativa Save cruelty-free cosmetics, firmando la petizione.
Il divieto di sperimentazione dei cosmetici sugli animali è stato salutato nel 2013 come un evento storico, tuttavia, a causa di una mancata armonizzazione tra il Regolamento europeo sui prodotti cosmetici e quello sulle sostanze chimiche Reach dell’Ue, all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), questa pratica risulta ancora consentita.
Tra gli animali domestici più utilizzati dalla ricerca scientifica, anche in ambito cosmetico, ci sono topi, ratti, gerbilli, criceti e porcellini d’India. Lo stesso termine "cavia", utilizzato nel linguaggio comune per indicare ogni tipo di animale sottoposto agli esperimenti, deriva da Cavia porcellus, nome scientifico del più noto porcellino d'India.
«La raccolta di firme – ha spiegato l'Oipa – chiede alla Commissione Europea di modificare il regolamento dell’UE sulle sostanze chimiche consolidando il divieto attraverso una seria proposta legislativa che garantisca un approccio etico basato sulla valutazione e l’impiego di metodi alternativi alla sperimentazione animale».
Simbolo di tutti gli animali impiegati nell'industria cosmetica è il coniglio Ralph, protagonista di un cortometraggio che racconta il “lavoro” di una cavia di laboratorio e gli effetti disastrosi sulla sua salute, fino alla morte.
Per tutti i Ralph d'Europa la petizione deve arrivare sul tavolo della Commissione, e per fare ciò serve un milione di firme entro il 31 agosto 2022. Attualmente sono oltre 422mila ad averla firmata, di cui 12mila in Italia.
«Il Regolamento Reach stabilisce che qualunque sostanza chimica con la quale l’uomo può venire in contatto debba essere testata sugli animali, qualora non siano disponibili metodi sostitutivi – ha chiarito il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – Questo significa che è possibile il ricorso a escamotage da parte delle aziende per continuare a sperimentare su animali anche sostanze che poi rientreranno nell’industria della cosmesi. L’iniziativa europea che sosteniamo è volta a superare questa contraddizione tra Regolamenti.
Dopo l'appuntamento di Milano, gli attivisti scenderanno ancora in piazza il 21 aprile a Bologna, in via Indipendenza 2; il 22 a Firenze in via Roma e il 23 a Roma in piazza del Popolo.
«È ora di superare i test crudeli e arcaici praticati sugli animali, inaugurando finalmente una nuova era in cui la scienza non faccia più ricorso alla sperimentazione in vivo», ha concluso Comparotto.