Stop agli animali sfruttati nei circhi. È quanto disposto dalla nuova Legge sullo spettacolo approvata questa mattina in via definitiva alla Camera dei Deputati.
La nuova legge delega va a sostituire la precedente decaduta del 2019 in materia di spettacolo e tra le novità introdotte c'è proprio una chiara indicazione affinché gli oltre 2mila animali utilizzati dalle attività circensi abbiano una nuova vita.
Il Governo oggi ha accolto così l'ordine del giorno promosso dal deputato Filippo Maturi, presidente dell'intergruppo parlamentare per la biodiversità: «Si prevede il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti entro i prossimi due anni. Si tratta di un passaggio epocale perché per la prima volta vengono dati tempi certi e non un vago futuro», ha commentato Maturi.
L’Italia così si prepara ad allinearsi ad altri 50 e oltre Paesi che hanno già fatto questo passo. «L’Italia è uno dei pochi paesi nel mondo senza una legislazione specifica in materia, per quanto la riforma Franceschini introduca la graduale dismissione degli animali dai circhi – ha aggiunto Maturi – Ritengo fondamentale, nel 2022, andare oltre questo genere di spettacoli, restituendo agli animali la dignità e la libertà che meritano: grazie a questo ordine del giorno, da oggi ai prossimi due anni i circhi dovranno rinunciare ad utilizzare animali per le loro performance. Voglio ringraziare il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni per la sensibilità dimostrata su questo tema. Basta sfruttamento, basta dolore, basta ingiustizie».
Sono passati sette mesi da quando il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, aveva definito il divieto di sfruttamento degli animali nei circhi una «questione di coscienza», delegando però in questo modo la responsabilità della scelta a singoli Stati membri.
Da quel momento in Italia è iniziata una battaglia legale tra le amministrazioni comunali da un lato, che a colpi di ordinanze hanno cercato di evitare l'ingresso di tendoni con tigri ed elefanti nelle loro città, dall'altra i Tribunali amministrativi regionali che sistematicamente hanno accolto i ricorsi presentati dalle compagnie circensi.
Il problema era l'esistenza di una legge nazionale che autorizza il circo equestre, cioè con animali, contro la quale i Comuni non possono opporsi. Ora però il quadro legislativo italiano è finalmente cambiato.
«Ci appelliamo al Ministro della Cultura Franceschini, affinché riprenda il precedente testo di Decreto attuativo, già elaborato e discusso dal suo Ministero, e faccia approvare quanto prima lo Schema in Consiglio dei Ministri – ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente Lav – per avviare la riconversione degli spettacoli in tempi certi».
La Lav è stata protagonista nel 2014 del più grande sequestro di animali mai eseguito in un circo in Italia, eseguito in Gallura ai danni del Circo Martin. Proprio alla Lega antivivisezione furono affidati gli animali sequestrati che attraverso l'associazione sono stati trasportati in strutture adeguate alle loro esigenze etologiche.