Vietare la presenza di animali negli spettacoli e nelle strutture circensi. È questo il contenuto dell'emendamento presentato dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana Francesco Emilio Borrelli alla legge finanziaria attualmente in discussione in Parlamento.
«Si tratta di una battaglia che porto avanti da tempo – commenta Borrelli su Kodami – Il precedente governo aveva approvato una legge delega alla quale però non sono mai seguiti i necessari decreti attuativi, è quindi rimasta nei fatti lettera morta». All'epoca Borrelli aveva portato la questione al Consiglio regionale della Campania in qualità di consigliere dei Verdi: «Avevo fatto un ordine del giorno per portare la questione all'attenzione del pubblico. Oggi ci riprovo dai banchi della Camera».
«È tempo di chiudere questa questione – continua il deputato – Farlo adesso significa vedere gli effetti della legge solo tra qualche anno, perché in nessun disegno di legge proposto c'è l'obbligo di chiudere subito le attività con gli animali, tutte prevedono lo smantellamento del sistema partendo dal divieto di accoppiamento e di acquisto di nuovi individui. Partiamo adesso significa avere effetti concreti tra qualche anno».
Con sempre maggiore frequenza i cittadini chiedono un circo senza crudeltà, e molte amministrazioni locali stanno dando seguito a questa richiesta attraverso ordinanze e regolamenti che vietino l'attendamento, oppure accogliendo spettacoli animal-free, come quello proposto dal Circus Atmosphere. Lo hanno fatto il Comune di Bari, primo in Italia. Il primo nel Napoletano è stato il Comune di San Giorgio a Cremano, che ha anche patrocinato l'evento.
Ma la volontà di innovazione viene dagli stessi imprenditori circensi, come rileva anche Borrelli: «Sempre più spesso sono gli stessi rappresentanti dei circhi che hanno eliminato, del tutto o in parte gli animali, a segnalarmi le loro iniziative. Si tratta di spettacoli meravigliosi quando coinvolgono l'arte e le persone, mentre quelli con animali sono percepiti come obsoleti».
L’emendamento del deputato dei Verdi prevede in particolare il divieto di ogni tipo di acquisizione di animali da parte delle imprese circensi, compresa quella derivante dalla riproduzione degli individui detenuti. Spetterà al Ministro dell’Ambiente individuare una sezione specifica con il compito di coadiuvare e di fornire assistenza ai circhi nella dismissione e nella collocazione degli animali detenuti dalle stesse in strutture adeguate presso le quali non sono allestiti spettacoli che utilizzano animali.
Per evitare che le imprese circensi possano impiegare animali provenienti dall'estero, la proposta prevede anche di escludere da qualsiasi contribuzione pubblica gli spettacoli dal vivo che utilizzano animali, anche operanti all’estero, o durante le quali gli stessi animali possono provare dolore, sofferenza, angoscia o stress prolungato.
Della cura degli animali reduci dai circhi, ai quali purtroppo è sempre precluso il ritorno in natura, si occuperanno le associazioni di protezione animale, e per gli animali non più utilizzati dai circhi in fase di riconversione possono essere temporaneamente ospitati in centri di accoglienza.
Sulla realizzazione effettiva della proposta Borrelli però è restio: «Il suo successo dipende dal Parlamento. Ma quanti deputati eletti in Italia si occupano davvero del benessere degli animali? In Parlamento però non basta essere tutti d'accordo a parole, servono i fatti per cambiare le cose Per me trovare una soluzione alla questione dei selvatici nei circhi è scontato, ma purtroppo non è così per tutti. Io però continuerò a lottare e a stimolare il dibattito».