Dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) arriva un’iniziativa per chiedere lo stop alla macellazione dei cavalli e alla loro riproduzione ed esportazione per produrre pelli, cuoio, carne e medicinali.
“End The Horse Slaughter Age” è, nello specifico, un’Ice, ovvero una “Iniziativa dei cittadini europei”, uno strumento che i cittadini dell’Unione Europea possono utilizzare per sottoporre alla Commissione Europea nuove leggi. Una strada simile è stata percorsa per chiedere lo stop alla sperimentazione animale nella cosmesi, che aveva dato i risultati sperati. A luglio infatti la Commissione UE aveva accolto con favore l’Ice denominata “Salva i cosmetici senza crudeltà – Impegnati per un'Europa senza test sugli animali" ("Save cruelty-free cosmetics – Commit to a Europe without animal testing”), riconoscendo che «il benessere degli animali rimane una forte preoccupazione per i cittadini europei.
«La Commissione avvierà una nuova tabella di marcia con una serie di azioni legislative e non legislative per ridurre ulteriormente la sperimentazione animale, con l'obiettivo di passare infine a un sistema normativo che esclusa la sperimentazione animale per le sostanze chimiche e continuare a sostenere con forza le alternative alla sperimentazione animale – aveva fatto sapere l’organo – La Commissione continuerà a sostenere con forza la ricerca per lo sviluppo di alternative alla sperimentazione animale ed esplorerà la possibilità di coordinare le attività degli Stati membri in questo campo».
L’iniziativa dell’Oipa è invece dedicata a chiedere lo stop alla macellazione dei cavalli, e a vietarne riproduzione ed esportazione per fini commerciali. Al raggiungimento del milione di firme convalidate, la Commissione Europea dovrà rispondere. Si chiede inoltre il divieto del trasporto su lunga distanza di cavalli in tutta Europa per la macellazione e la loro tutela dal lavoro eccessivo o da addestramenti estenuanti.
L’Ice potrà essere firmata sino al 21 settembre 2024: «Tra i maggiori paesi produttori di carne equina c’è il Messico e, in Europa, questo triste primato è detenuto dall’Italia, la prima nazione per numero di cavalli macellati e per quantità di carne importata dall’estero – ricorda l’Oipa – Ogni anno in Italia vengono uccisi nei macelli oltre 25mila cavalli, il più delle volte dopo avere viaggiato su lunghe distanze stipati in camion dove trascorrono ore e ore in piedi. Privati di cibo, acqua e riposo, trattati come merce, prima di essere uccisi viaggiano in condizioni terribili e arrivano al macello già malati o gravemente feriti. L’Oipa, pur auspicando la fine di ogni attività di macellazione, invita tutti a firmare questa petizione alla Commissione europea, nell’attesa che in Italia sia intanto approvata una legge ad hoc, come ha fatto nel 2020 la Grecia».