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Niente più carne nei buffet di ricevimenti, seminari e altri eventi a Helsinki: verranno serviti solo piatti vegetariani e pesce locale sostenibile. Lo ha annunciato alla Associated Press la portavoce del Comune Liisa Kivela spiegando l’obiettivo della decisione presa dal Consiglio: ridurre sempre di più la "carbon footprint", “l’impronta di carbonio”, della capitale finlandese, ovvero le emissioni di gas serra provocate da prodotti, servizi, organizzazioni, eventi e individui.
Non solo: le nuove regole non si limiteranno solo alla carne, ma riguarderanno anche molti altri alimenti, come per esempio caffé, té, banane che dovranno provenire da produttori di commercio equo e solidale. Inoltre, il latte d'avena sostituirà quello vaccino, mentre gli snack e le bibite non potranno più essere serviti in contenitori monouso.
Il provvedimento fa parte di uno sforzo statale più ampio che mira a ridurre sia l'impatto del cibo sul cambiamento climatico, sia la quantità di risorse naturali utilizzate dalla città.
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La novità non è stata presa benissimo da politici e cittadini abitanti della parte più rurale, dove la caccia è ancora molto praticata e la selvaggina viene consumata regolarmente. Il consiglio comunale per tranquillizzare gli animi si è affrettato a puntualizzare che in determinate situazioni si prevederanno delle eccezioni, come nel caso delle visite ufficiali di rappresentanti di paesi stranieri o per accogliere il re di Svezia. Durante questi eventi, infatti, il menu potrà contenere ancora i piatti di carne tipici finlandesi.
Più contenti, invece, i cittadini della capitale che vede crescere sempre di più il numero di coloro che scelgono un regime alimentare vegetariano/ vegano. Secondo l'Istituto risorse naturali finlandese, il consumo di carne nel Paese è calato per due anni consecutivi. Sempre più persone, infatti, hanno scelto di abbandonare hamburger, salsicce e carne macinata, sostituendoli con prodotti a base vegetale.
