Stop ai canili lager: è il nuovo progetto della Fondazione Cave Canem per favorire il benessere degli animali e accompagnarli verso una vita migliore. Si chiama "Nessuno escluso" il programma nazionale della Fondazione per l’efficientamento dei canili e la lotta al business delle gare al massimo ribasso. Dopo le esperienze di Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, il programma è presentato ufficialmente nel corso di un evento online organizzato insieme a Anci Lazio e Consiglio della Regione Lazio.
Attraverso questo progetto il team di professionisti formato da Cave Canem interverranno nei canili rifugio di tutta Italia per supportare i volontari e ottenere un miglioramento strutturale e gestionale. L'obiettivo è «accrescere la qualità di vita degli animali ospitati, la soddisfazione del personale impiegato, il corretto utilizzo delle risorse economiche a disposizione», hanno spiegato dalla Fondazione. Un’idea di canile che grazie all’azione di temporary managers diventi un luogo di transito e non di permanenza a vita per gli animali ospitati e centro di interesse per la collettività.
"Nessuno escluso" prevede inoltre un programma dedicato al recupero comportamentale di quei cani definiti irrecuperabili e troppo spesso abbandonati a loro stessi. Si tratta di cani che per le loro alterazioni comportamentali sarebbero condannati a trascorrere la vita nel box di canile, e che invece potrebbero avere l'occasione di essere inseriti in un contesto familiare se sono gliene venisse data l'opportunità
Il programma però lavora anche sul versante umano attraverso un’azione di supporto tecnico giuridico alle amministrazioni comunali per scongiurare il rischio che cani e gatti senza famiglia vengano coinvolti nel circuito criminale dei cosiddetti canili lager. «Basta canili lager» era una campagna lanciata già questa estate e che con il nuovo programma acquisisce ancora più forza ed estensione sul territorio nazionale.
Nel 2022 il canile Valle Grande di Roma è stata la struttura pilota del programma "Nessuno escluso". E oggi si vedono i frutti raccolti da quella esperienza: su 439 cani in ingresso ben 315 cani sono stati adottati, mentre altri 32 sono stati trasferiti o tornati a casa dopo un efficace percorso di recupero comportamentale. Il risultato è il frutto della collaborazione tra il team della Fondazione Cave Canem e tutti coloro che si sono impegnati in prima persona nelle strutture rifugio coinvolte dal programma: gestori, volontari, medici veterinari, operatori, educatori e istruttori cinofili.
Un modello esportabile per realizzare il sogno di canili-stallo, e non prigioni.