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31 Ottobre 2023
10:40

Spulciami e io spulcerò te: i babbuini cooperano in maniera strategica

Come noi esseri umani, anche i babbuini sono in grado di cooperare tra loro per un bene comune e possono punire gli individui che non ricambiano il favore.

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I primati sono fra gli animali sociali che mostrano alcuni fra i comportamenti più complessi in assoluto. E fra quelli più noti e studiati c'è sicuramente il groomingun vicendevole scambio di attenzioni che porta due o più componenti di un gruppo a spulciarsi, pulirsi e a grattarsi a vicenda. Secondo però un nuovo studio, pubblicato da diversi primatologi dell'Università Aix-Marseille/CNRS di Marsiglia su Science Advances, questo comportamento sociale potrebbe rivelarsi anche molto utile per individuare i membri di un gruppo meno collaborativi o che si dimostrano in qualche modo più egoisti.

La cooperazione strategica è infatti un aspetto molto importante della vita di molte specie sociali, tanto da risultare il fondamento delle relazioni sociali all'interno dei gruppi. Per determinare quindi come le scimmie riuscissero a individuare gli individui meno propensi alla collaborazione e più egoisti dal punto di vista sociale, gli scienziati hanno studiato un gruppo molto numeroso di babbuini della Guinea (Papio papio), sottoponendoli ad alcuni test di coppia.

Diciotto individui sono stati infatti separati da un divisorio trasparente, in modo che potessero osservare il comportamento l'uno dell'altro. Ogni babbuino è stato inoltre addestrato a utilizzare un touch screen in base a quello che succedeva attorno a lui. A ciascun individuo sono state così presentate diverse immagini sullo schermo che se toccate permettevano di ottenere una ricompensa per se stesso in cibo, come chicchi di grano, snack o altro. Se però un individuo premeva un grosso tasto rosso, entrambi i componenti della coppia ottenevano del cibo allo stesso modo, eventualità che poteva essere osservata anche dall'altro partner.

In quasi tutte le prove del test i babbuini hanno così selezionato il tasto che permetteva di premiare entrambi, ha detto Anthony Formaux, esperto di psicologia animale e autore principale dello studio. Dopo però 250.000 test e 95 giorni di esperimenti, gli scienziati hanno deciso di aumentare la difficoltà. In questa nuova fase i babbuini potevano soltanto premere un pulsante in grado di far ottenere solo all'altro individuo il premio. Ogni animale, poi, dopo aver aspettato il proprio turno per effettuare il test, poteva a sua volta premere il pulsante e premiare la fedeltà del proprio compagno oppure no. «Ed è indubbio che non essendo più in grado di auto ricompensarsi e di ricevere subito un premio, i babbuini hanno cominciato ad osservare il loro partner con molta più attenzione», ha detto Formaux.

Ovviamente, i babbuini che permettevano ai loro compagni di ricevere il premio in cibo avevano maggiori probabilità di riceverne altrettanto in seguito da un altro. Tuttavia, se però un babbuino optava per la scelta “egoistica” di non premiare il suo partner, l'altro lo avrebbe in un certo senso punito subito in seguito non premendo a sua volta il bottone e andando magari a cercare un altro schermo e un altro partner più altruista con cui effettuare il test.

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Quando infatti i babbuini potevano interagire non più a coppie ma in veri e propri gruppi, gli scienziati si sono resi conto che gli individui più egoisti venivano subito individuati e isolati, mentre i babbuini più socievoli e altruisti facevano gruppo a parte e si scambiavano continuamente cibo. Talvolta, i babbuini ptevano persino punire gli altri «come piccolo promemoria per fare in modo che il partner rafforzi il proprio desiderio di cooperazione», ha chiarito Formaux.

Successivamente al termine del test, i babbuini sono tornati a fare gruppo tutti insieme, interagendo e socializzando come spesso fanno attraverso il grooming. Ed è in questo momento che gli scienziati hanno effettuato l'ultima scoperta. Andando infatti a confrontare i dati ottenuti dai test con le osservazioni dirette sul campo, gli esperti hanno notato che gli individui più altruisti continuavano a spulciarsi tra loro, mentre quelli più egoisti restavano isolati e ai margini de gruppo. Ciò ha spinto gli autori a ipotizzare che il grooming potesse essere non solo un premio per i membri del gruppo più altruisti, ma anche uno strumento con cui individuare e selezionare gli amici più fidati. 

Per gli egoisti, per fortuna, non era detta l'ultima parola, chiariscono gli esperti. Come infatti dimostrato da altri studi in passato, per riottenere le attenzioni del gruppo e farsi perdonare dall'intera comunità, le scimmie più egoiste possono farsi riaccettare proponendosi per primi con atteggiamenti amichevoli e più distensivi. In pratica, per riacquistare la fiducia di familiari e amici, i babbuini devono mostrasi più socievoli e convincere gli altri a farsi spulciare da loro. E dopo aver praticato grooming con diversi componenti del gruppo, vengono poi riammessi nella cerchia degli individui più rispettabili e meritevoli di attenzione.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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