Non è la prima volta che un pesce luna (Mola mola) viene avvistato nella acque di Punta Campanella, area marina protetta nei pressi di Sorrento, e già nel 2021 si era verificato un avvistamento simile, dove il pesce era salito in superficie com’è tipico per gli esemplari di questa specie. Mercoledì 5 luglio, nella Baia di Ieranto a Massa Lubrense, in piena zona B dell'Area Marina Protetta Punta Campanella, il biologo marino Fabio Russo, durante un'immersione con il Punta Campanella Diving Sorrento, lo ha però filmato da molto vicino realizzando uno spettacolare video subacqueo raccontando a Kodami i dettagli dell’incontro:
«La baia è chiusa alla navigazione a motore, perché fa parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, noi ci trovavamo lì perché con il Punta Campanella Diving Sorrento abbiamo il permesso di accedere per portare gli "snorkelisti" in escursione. Una volta entrati, mentre stavamo raggiungendo il centro della baia, Vittoria, il comandante del gommone, ha avvistato il pesce luna sulla superficie».
Il Mola mola è considerato il pesce osseo più grande e pesante attualmente esistente e può raggiungere anche i 3 metri di lunghezza e le 2 tonnellate di peso, anche se, da studi recenti, un’altra specie affine potrebbe avergli rubato il primato per poco.
«Questi animali si nutrono di plancton, piccoli pesci ed occasionalmente di meduse. L’esemplare che abbiamo avvistato era salito in superficie per mettersi sul fianco a prendere il sole, un comportamento tipico di questi pesci (tant’è che in inglese viene chiamato sunfish, letteralmente pesce sole, ndr)», spiega Russo. «A volte, quando sono in superficie, questi pesci agitano le due pinne per simulare un animale in difficoltà ed attirare i gabbiani, che, non trovando di meglio da mangiare, lo liberano dei parassiti. Quando ho avuto l’O.K. dal capitano, sono sceso in mare e mi sono avvicinato lentamente con una GoPro che, fortunatamente, avevamo a portata di mano. Sono riuscito ad avvicinarmi molto, di solito si spaventano e scappano anche prima. Era un esemplare davvero molto grande, è difficile dare una stima, ma si trattava certamente di un adulto. Dei tre pesci luna avvistati quest’anno questo è l’esemplare più grande».
Gli avvistamenti di Mola mola così ravvicinati e con esemplari di queste dimensioni sono piuttosto rari, soprattutto perché si tratta di un animale pelagico, ovvero che vive normalmente molto lontano dalle coste, anche se la specie è presente e si riproduce nel Mediterraneo e la popolazione sembra addirittura in crescita.
«L'avvistamento è raro ma la specie è abbastanza comune, chi va spesso per mare lo incontra anche più volte», continua Russo. «Insieme a me si è buttato un altro istruttore, mentre gli "snorkelisti" hanno preferito guardarlo dalla barca, nonostante li abbia rassicurati sul fatto che fosse un animale innocuo. Quando il pesce è andato via, sono risalito sulla barca e l’abbiamo seguito per un po’. Nonostante la forma particolare, è piuttosto agile e nuota velocemente muovendo in sincrono la pinna dorsale e quella anale. Ne ho approfittato per raccontare la sua biologia ai turisti, soprattutto perché spesso viene scambiato per uno squalo quando emergono le sue pinne ma, a differenza di questi predatori, il pesce luna non presenta una lunga e ben visibile pinna caudale».
I presunti avvistamenti di squali sono diventati una vera e propria psicosi di massa e lo dimostrano episodi come il falso allarme di pochi giorni fa a Palinuro, dove un altro pesce luna era stato scambiato per uno squalo.
Nell'ultimo monitoraggio effettuato dall'Amp Punta Campanella sono state censite 260 specie, tra stanziali e di passaggio, tra cui tonni, delfini e tartarughe. Ora, con i nuovi frequenti avvistamenti di pesce luna che nuotano tranquillamente nei pressi delle baie di Sorrento, il mare di Ieranto e Punta Campanella si conferma un hotspot ricco di biodiversità da tutelare.