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27 Ottobre 2023
10:56

Specie esotiche, LAV: «Illegittima la modifica della legge a tutela degli animali e della salute»

LAV annuncia ricorso al TAR contro la Nota con la quale «illegittimamente, il Direttore Generale patrimonio naturalistico del Ministero dell’Ambiente Oliviero Montanaro ha tentato qualche giorno fa di modificare l’articolo 3 della Legge 135 del 2022 che vieta da un anno la riproduzione degli animali esotici prelevati dall’ambiente naturale prima di quell’anno».

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È scontro tra la LAV e il Ministero dell’Ambiente sulle specie esotiche. Non è passata inosservata, infatti, la nota nella quale il Direttore Generale patrimonio naturalistico Oliviero Montanaro precisa che «il divieto di riproduzione degli animali esotici previsto dall’art. 3 del Decreto Legge. n. 135/2022, si applica solo a quelli prelevati dal proprio ambiente naturale ed introdotti sul territorio nazionale successivamente all’entrata in vigore del citato decreto».

Una vera e propria assurdità secondo la Lega Antivivisezione che ha chiesto l’intervento de ministri Pichetto Fratin (Ambiente) e Schillaci (Salute) per fermare quella che, spiega Eleonora Panella, responsabile LAV animali esotici , «altro non è che il tentativo illegittimo da parte di un funzionario pubblico di stravolgere una norma dello Stato a tutela degli animali e della salute».

L’associazione si riferisce a quell’articolo 3 della Legge 135 del 2022, citato nella nota, che vieta da un anno la riproduzione degli animali esotici prelevati dall’ambiente naturale prima di quell’anno e detenuti dai privati: «… è vietato a chiunque importare, detenere, commerciare e riprodurre animali vivi di specie selvatiche ed esotiche prelevati dal loro ambiente naturale nonché gli ibridi tra esemplari delle predette specie e di altre specie selvatiche o forme domestiche prelevati dal loro ambiente naturale».

Preoccupata, ma non sorpresa particolarmente, visto che «non è certo la prima volta che succede» Panella ricorda «il caso analogo qualche anno fa a proposito di autorizzazioni al nuoto con i delfini nei delfinari contro le quali abbiamo vinto al TAR a tutela di animali e legalità». E al Tribunale amministrativo ricorrerà anche questa volta, ma non solo, perché l’associazione ha anche deciso di scrivere anche agli Organi di Polizia e controllo, dai Carabinieri Forestali alle Asl veterinarie che hanno ricevuto la Nota, datata 2 ottobre «ammonendo su eventuali disapplicazioni del divieto, violazione di Legge per il quale i responsabili rischiano l’arresto fino a sei mesi e un’ammenda fino a 150mila euro».

Difficile comprendere l’obiettivo del Ministero che, a onor del vero, a fronte di un numero impressionante fino all’emanazione della Legge, di circa un milione di rettili, pitoni palla e tartarughe terrestri in primis, e un quantitativo non meglio precisato, ma comunque almeno equivalente di uccelli esotici, fra cui i colorati pappagalli Ara, notoriamente fra i principali portatori di Psittacosi, sembra più un maldestro tentativo fatto in barba alle lezioni apprese dalla pandemia in tema di zoonosi.

«Vogliono continuare a soddisfare patologie come quelle del collezionismo di animali esotici in case e garage e, come se la Covid-19 non avesse insegnato nulla, tentano di sotterrare uno dei più importanti provvedimenti, contro la diffusione delle malattie da animali trasmissibili agli esseri umani, emanato dal Parlamento a tutela della vita degli animali stessi e della biodiversità, calpestando così addirittura questi nuovi principi fondanti della Repubblica previsti da quasi due anni nella Costituzione» conclude la LAV chiedendo «contro la Nota del Direttore Generale Montanaro, l’urgente intervento dei Ministri Pichetto Fratin e Schillaci, a tutela delle norme in vigore e della Costituzione».

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Simona Sirianni
Giornalista
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