Era stata abbandonata con un biglietto. C’era scritto: «Ci ha distrutto il divano». Ora, però, è arrivato il momento per una nuova vita. Ci sono voluti più di tre mesi ma la cagnolina Spazzola, di cui vi avevamo parlato lo scorso agosto, ha trovato finalmente una casa e una famiglia.
Dopo i tanti appelli lanciati dall’Enpa Canosa, anche attraverso le pagine social La Bancarella dei pelosi, qualcuno ha risposto positivamente alle richieste. Spazzola da qualche giorno è nella sua nuova casa e dalla Puglia ha viaggiato fino in Emilia Romagna dove ad aspettarla c’era Carlotta che, insieme ad una simpatica gattona, le sta regalando una nuova possibilità.
In realtà Spazzola aveva già ricevuto una richiesta di adozione. Tutto sembrava fatto con una ragazza di Milano ma poi, per problemi di disponibilità con la casa, il trasferimento era saltato. E questo nonostante le cautele prese dai volontari Enpa. A spiegarlo a Kodami è stata Antonella, una delle volontarie che sin dal primo momento ha seguito la sua vicenda: «Purtroppo capita spesso che, nonostante le precauzioni, la compilazione dei moduli pre affido – ci racconta – alcune adozioni non vadano a buon fine. Attraverso i questionari cerchiamo di capire perché una persona voglia un animale. Per esempio, se ci dicono che vogliono regalare un cucciolo alla propria nonna, sappiamo che queste sono le tipiche condizioni che non assicurano un futuro sicuro per lui. Per questo verifichiamo prima le esigenze dell’adottante. Se magari è alla ricerca di un cane con un carattere particolare».
Prima di fare richiesta per un cane è sempre importante valutare davvero se si è in condizione di poterlo fare. Seguire la prassi del percorso proposto dai volontari o dagli educatori che seguono il cane è importantissimo. Come passaggio ancora precedente, potete provare anche a compilare il nostro MiFido: un questionario che è solo un primo test che abbiamo deciso di creare sulle nostre pagine. Non è sostitutivo di quel viaggio che affronterete rivolgendovi a persone, associazioni e rifugi che badano al benessere di tutti i membri che faranno parte della relazione a cui state pensando di dare vita.
Come spesso accade per queste adozioni a distanza è stato importante l’apporto di Thomas di “Qua la Zampa”, che ha fornito il trasporto con un mezzo idoneo a far viaggiare la cagnolina anche lungo questo viaggio impegnativo con un mezzo adeguato e le giuste attenzioni per un viaggio da una parte all'altra del Paese.
Spazzola è riuscita a trovare una casa grazie a un annuncio su Instagram. Non si tratta di un caso unico ma spesso le richieste di adozione passano attraverso Facebook: «Ci siamo accorti di quanto i vari social funzionino in maniera differente – prosegue Antonella – su Instagram circolano molto i reel, su Facebook di più le foto. Nell’ultimo contenuto che avevamo postato, dopo l’adozione non andata a buon fine, avevamo mostrato come Spazzola fosse finita in una pensione. Si vedeva che era molto triste. Forse proprio questo ha toccato il cuore di Carlotta. Possiamo dire che Spazzola ha dovuto soffrire un po’ ma alla fine le è andata bene».
Sul prendere un cane da un annuncio sui social Kodami ha spiegato attraverso un'inchiesta sulle staffette, i viaggi da Sud a Nord, quanto sia importante mettersi in contatto con chi posta e capire bene il carattere del cane onde evitare spostamenti che possono essere non adatti al contesto a cui il cane è abituato e far sì che la famiglia adottante sia davvero quella giusta. Questa storia mostra un percorso ad oggi ben fatto e dimostra che demonizzare i social network per principio non è corretto, ciò che è importante è la valutazione del sistema famiglia e della personalità del cane e un trasporto sicuro. Meglio ancora, infine, come spiegavamo nella nostra puntata de "L'ora blu" che ci sia un educatore accanto alla famiglia all'arrivo del cane in contatto con chi lo ha seguito in origine per un corretto inserimento.
Sempre l’Enpa di Canosa sta utilizzando molto il web per aiutare nuovi animali a trovare casa. È stato così per Spazzola, ma in precedenza è avvenuto lo stesso per la Pitbull Choosy o per il segugio Rocket. Una goccia nell’oceano che però regala un po’ di ottimismo in vista del Natale anche per tutti quegli animali che faticano a trovare una casa.