Un video orrendo è apparso su TikTok: si vede un gatto che viene raggiunto dai proiettili mentre è sopra un albero su cui si è riparato. L'animale, colpito, crolla a terra e viene accerchiato da alcuni cani che lo finiscono. Le immagini sono state caricate sul social network e poi il video è stato rimosso.
Noi di Kodàmi abbiamo visionato le immagini che sono cruente e strazianti e, come sempre, abbiamo deciso di non pubblicarle poiché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto e per non ledere la dignità di tutti gli animali ripresi in video.
Il link del video, che rimandava all’account Tik Tok della persona che lo ha caricato (che probabilmente è anche la stessa che lo ha girato) in poche ore ha fatto il giro del web, passando tra diverse chat Whatsapp. Fino ad arrivare a Francesca Orsini, volontaria animalista che opera a Menfi, in provincia di Agrigento, che non si è limitata soltanto a visionare le immagini ma ha analizzato l’account, scoprendo una macabra verità: quel gatto non era per la prima volta vittima di questa follia pubblicata in Rete per ottenere qualche like. Su quell’account, infatti, erano presenti altri video simili, in cui le scene riprese erano sempre le stesse: gatti raggiunti da proiettili o acchiappati da chi filma e consegnati ancora vivi ai cani.
La volontaria Francesca, però, una volta capita la gravità della situazione, ha immediatamente e fortunatamente registrato e salvato il video che, infatti, dopo qualche minuto è sparito dalla circolazione, eliminato direttamente dall’autore, probabilmente spaventato dal polverone mediatico che si stava venendo a creare.
«Proprio qualche giorno prima avevo salvato dalla strada Ada, una gattina ritrovata purtroppo senza una zampa, perché si è pensato che potesse essere stata attaccata da alcuni cani – continua Francesca – Un’amica mi ha inoltrato questo video proprio per dimostrarmi che in giro c’è gente pazza che maltratta e uccide gli animali e che nessuno, ad oggi, può escludere che potrebbe anche trattarsi di un atto simile a quello che è stato compiuto e registrato nel video in questione».
Con le prove in mano, Francesca ha così potuto rivolgersi ad un'avvocatessa per iniziare un’azione legale, sperando di poter rintracciare l’autore del reato, per sottoporlo alle sanzioni previste dal nostro codice penale.
«Preferisco non dare altre informazioni – dichiara Francesca a Kodami – ciò che importa adesso è che tutti i gattini, vittima di questo gioco malato, abbiano giustizia insieme ai poveri cani, sicuramente di proprietà dell’autore del video, che sono diventati degli “assassini inconsapevoli”, perché hanno naturalmente agito d’istinto verso la preda. Ci tengo a fare un ringraziamento particolare all’avvocatessa Giada Bernardi, che ha deciso di occuparsi del caso».
Il video, probabilmente caricato da Partinico, in provincia di Palermo, è ora nelle mani degli investigatori e cristallizzato all’interno di una denuncia. Anche le sezioni della Lav di Palermo e Sciacca hanno comunicato di voler procedere a una denuncia formale.