Un cavallo è stato salvato in Turchia da un gruppo di volontari lunedì 27 febbraio. L'animale è stato estratto vivo dopo 21 giorni trascorsi sotto le macerie del terremoto che il 6 febbraio 2023 ha sconvolto il sud est della Turchia e il nord della vicina Siria.
L'animale si trovava ad Adiyaman, città situata nella regione dell'Anatolia sud orientale, e non sembra avere riportato gravi ferite. Nonostante il lungo periodo trascorso sotto terra il cavallo si è dimostrato sin da subito capace di muoversi e di reggersi sulle sue zampe.
Resta un mistero come il cavallo abbia fatto a sopravvivere per tre settimane apparentemente senza avere accesso a cibo e acqua. Il cavallo, infatti, è una specie domestica che non potrebbe resistere per così tanto tempo senza nutrirsi.
A raccontare quanto avvenuto è l'imprenditore turco Tansu Yegen che sui suoi social ha condiviso le incredibili immagini del salvataggio. Poco dopo anche il Ministero dell'Agricoltura turco ha fornito aggiornamenti sullo straordinario avvenimento confermando che il cavallo è vivo e in condizioni stabili.
Quello del cavallo di Adiyaman non è però l'unico ritrovamento straordinario nella distruzione provocata dal terremoto. Pochi giorni fa è stato estratto vivo dalle macerie il gatto Enkaz, adottato poi proprio dal Vigile del Fuoco che lo aveva salvato.
Come aveva raccontato a Kodami Valentina Bagnato, che sta coordinando i soccorsi dell'Oipa in Turchia e Siria: «Non dimentichiamo che anche davanti all'orrore siamo tutti esseri viventi e senzienti, ed è giusto portare soccorso a tutti, persone e animali».
È bene tenere a mente, infatti, che questa tragedia ha colpito intere comunità, ognuna di esse formata da persone e animali. Abbiamo raccontato l'arrivo dei cani dei Vigili del Fuoco impegnati attivamente nelle attività di ricerca dei dispersi, e anche per restituire alle famiglie i corpi di chi non è sopravvissuto, ma esiste anche un numero incalcolabile di animali rimasti vittime del terremoto.
Si tratta di cani, gatti, ma anche pappagalli, e cavalli, e molti altri per cui non sarà mai possibile fare un bilancio. A questi si sommano poi anche i cani da soccorso periti dopo aver salvato delle persone, come accaduto al messicano Proteo.
Raccontare queste storie è fondamentale per ricordare che le realtà in cui abitano le persone e gli animali, soprattutto i domestici, non sono scindibili, anche se spesso agiamo nella convinzione che la nostra specie sia l'unica a perire e soffrire.