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9 Agosto 2024
17:14

Sono più di 1 miliardo di uccelli che muoiono ogni anno negli USA per le collisioni con gli edifici

Un nuovo studio rivela che oltre 1 miliardo di uccelli muore ogni anno negli USA per le collisioni con gli edifici. Solo il 40% degli animali storditi sopravvive all'impatto.

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Un studio recentemente pubblicato sulla rivista Plos One ha riacceso i riflettori e le preoccupazioni riguardo all'impatto delle collisioni tra uccelli e le superfici trasparenti o riflettenti degli edifici, come per esempio finestre e vetrate. Secondo lo studio, meno della metà degli animali che sopravvivono inizialmente all'impatto con una finestra riesce a recuperare completamente, un dato che ha spinto gli scienziati a rivedere purtroppo al rialzo le stime sulla mortalità causata da questo fenomeno. Si parla ora di oltre un miliardo di uccelli che muoiono ogni anno solo negli USA a causa delle collisioni con edifici.

Lo studio, guidato da Ar Kornreich, dottoranda alla Fordham University di New York, ha analizzato il tasso di sopravvivenza degli uccelli che vengono soccorsi e riabilitati dopo una collisione. In passato, si credeva che la maggior parte degli uccelli storditi dall'impatto fosse in grado di riprendersi completamente, ma i nuovi dati dimostrano che circa il 60% degli animali non sopravvive. Questo numero, molto più alto di quanto stimato in precedenza, mette in luce la portata drammatica di un problema globale ben noto, ma tuttora sottostimato.

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«Le stime di mortalità annuale degli uccelli negli Stati Uniti sono tragiche», ha affermato Kornreich. «E la nostra ricerca mostra che i dati precedenti potrebbero non aver colto appieno la portata del fenomeno». Le collisioni con le finestre rappresentano infatti una delle principali cause di morte per gli uccelli selvatici in tutto il mondo. Il numero di incidenti aumenta inoltre significativamente tra i periodi di migrazione che avvengono in primavera e in autunno, durante la stagione riproduttiva.

I ricercatori ritengono che il comportamento più territoriale degli uccelli durante la riproduzione possa contribuire all'aumento degli incidenti, poiché gli animali reagiscono con più forza alle minacce percepite dalle immagini riflesse nelle finestre. Con tutta probabilità, inoltre, anche i dati sulle morti diretta sono ancora sottostimati. La maggior parte degli uccelli sono passeriformi, grandi quindi mediamente come un passero. Se un passeriforme muore sul colpo per l'impatto con un grattacielo o un altro edificio, spesso non lascia alcuna traccia, rendendo ancora più difficile effettuare stime precise.

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Ma oltre alle finestre, anche l'illuminazione artificiale contribuisce significativamente ad aumentare la mortalità degli uccelli in ambiente urbano. Le forti luci emesse dalle nostre città, confondono e disorientano gli uccelli in volo, soprattutto durante la migrazione, che il più delle volte avviene di notte per molte specie. Gli animali finiscono quindi fuori rotta, sprecano preziose energie e, infine, rischiano maggiormente di impattare contro edifici e altre strutture artificiali, come cavi sospesi o tralicci.

Esistono però diverse soluzioni che è possibile adottare per minimizzare questi fenomeni, come progettare edifici più sicuri e "bird friendly". Vetri opachi, scanalati o lastre nervate sono già un'ottima soluzione in fase di costruzione, se poi le superfici trasparenti sono già esistenti allora bisognerebbe fare in modo di renderle più visibili. Si può fare applicando adesivi, decorazioni o strisce sulla superficie esterna, oppure utilizzando tende, zanzariere e in generale tutto ciò che può rendere maggiormente visibili vetri e finestre.

L'obiettivo è fare in modo che finestre e vetrate evitino di riflettere gli animali stessi e soprattutto l'ambiente circostante, dando una percezione di profondità e spazio attraversabile, purtroppo per loro inesistente. Sui siti web della LIPU Milano o dell'osservatorio ornitologico svizzero è possibile trovare numerosi consigli, spunti e guide pratiche per ridurre il problema. Diversi studi, inoltre, dimostrano che spegnere le luci durante la notte riduce il numero di collisioni tra uccelli e edifici di un fattore compreso tra le sei e le undici volte.

Anche per questo alcune città nordamericane hanno cominciato a ridurre l’inquinamento luminoso durante le notti più intense di passo migratorio. Ma nonostante l'alto tasso di mortalità, i ricercatori ci tengono comunque a chiarire che il 40% degli uccelli storditi riesce a sopravvivere, il che sottolinea l'importanza di continuare a portare gli uccelli feriti nei centri di recupero. Kornreich ha infatti concluso: «Anche quando un uccello colpisce un edificio, non è necessariamente finita. Più persone ne saranno consapevoli, più speranze ci sono che si sentano moralmente spinte a fare qualcosa al riguardo».

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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