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16 Maggio 2022
9:00

Solitari ma non troppo

Le specie solitarie sono note per avere interazioni sociali limitate con i conspecifici. In verità, molte disdegnano la compagnia meno di quanto si immagini.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Alcuni animali si sono guadagnati la fama di essere solitari, di muoversi cioè indipendentemente, salvo durante il corteggiamento o la cura dei piccoli, e di non mostrare comportamenti cooperativi. Al contrario, gli animali gregari sono noti per interagire frequentemente tra loro e usare anche strategie sociali cooperative. Essi formano società che portano a diversi benefici, quali l'evitamento dei predatori, la ricerca del cibo in gruppo e le cure parentali condivise, mentre, in pratica,  le specie solitarie trarrebbero maggiori benefici proprio dall'evitare i consimili.

Qualcuno potrebbe sorprendersi scoprendo che alche tra le specie solitarie ci sono individui che si aggregano periodicamente, ad esempio quando le risorse come il cibo, l’acqua, il/la partner o le tane sono distribuite in modo irregolare, e talvolta sono pure visti interagire con una certa regolarità con i conspecifici che popolano i territori confinanti.

La mangusta snella

La mangusta snella (Galerella sanguinea) è una specie panafricana presente in quasi tutto il continente a sud del Sahara. Ha una vita prevalentemente solitaria, ma sono state descritte anche potenziali coalizioni tra maschi. Poco si sa della sua biologia generale. È per lo più diurna e carnivora.

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La testuggine

Le tartarughe del genere Testudo sono animali solitari estremi. Non solo non si aggregano, ma, per almeno 30 milioni di anni si sono evolute senza cure parentali sin dopo la schiusa. Inoltre, già  da piccole tendono a evitare i conspecifici. Insomma, sono tutto fuor che animali gregari.

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L’orango

Gli oranghi (Pongo sp.) sono i più grandi mammiferi arboricoli viventi. Purtroppo, oggi sono altamente minacciati di estinzione e sopravvivono solo nelle foreste pluviali del Borneo e di Sumatra. Gli oranghi sono principalmente animali solitari, sebbene formino gruppi più grandi e relativamente stabili durante i periodi di elevata attività riproduttiva o durante i periodi di maggiore disponibilità di cibo.

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Lo squalo limone falcetto

Gli squali limone falcetto (Negaprion acutidens) sono comunemente descritti come predatori solitari, che trascorrono la maggior parte della vita senza la compagnia di conspecifici. Quando il cibo scarseggia, entrano in competizione, e allora sono costretti a interagire. In questi casi, sembra che siano in grado di utilizzare le informazioni sociali sui rivali per regolare le proprie interazioni, con l'obiettivo di aumentare le possibilità di nutrirsi.

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L’ape solitaria

Delle 16.000 specie di api descritte nel mondo, la maggior parte è rappresentata da specie solitarie. Le api solitarie, come le api muratrici e le tagliafoglie, agiscono individualmente, non fanno parte di una colonia e non volano in sciami. Circa il 70% delle specie di api solitarie nidifica a terra e vive in tane sotterranee; altre nidificano in cavità del legno, o nelle canne. Solo l'ape solitaria femmina ha il pungiglione, che viene utilizzato per predare afidi e altri insetti.

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Il panda gigante

Il panda gigante (Ailuropoda melanoleuca) è uno degli animali più conosciuti e rari al mondo. È un orso solitario, la cui dieta è principalmente a base di bambù. Oggi, questa specie è limitata a 30-40 popolazioni in sei catene montuose isolate all'estremità orientale dell'altopiano tibetano in Cina.

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Il puma

Il puma (Puma concolor) è una delle 177 specie descritte come solitarie, tra i 245 carnivori terrestri. In generale, dunque, nella maggior parte dei carnivori, i costi della competizione intraspecifica superano i benefici derivanti dalla vita di gruppo. I puma, come anche le tigri e  i giaguari, sono territoriali, ma, contrariamente a quanto ci si possa aspettare, possono aggregarsi durante la predazione e possono tollerarsi se si trovano a stretto contatto per brevi periodi di tempo.

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Il piro-piro solitario

Il piro-piro solitario (Tringa solitaria) è un piccolo uccello costiero che vive in tutto il Nord e Sud America. Tende a starsene da solo e, anche quando è in gruppo, agisce individualmente. Come molti piovanelli, barcolla mentre si muove. I piovanelli solitari nidificano da soli, anche se più coppie, in condizioni ottimali, nidificano nella stessa zona umida.

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Nel 2003 mi laureo in Medicina Veterinaria. Dal 2008 sono ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegno Etologia Veterinaria e Benessere Animale. Studio il comportamento degli animali e la relazione uomo-animale.
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