Soda è una cagnolina di quartiere praticamente da sempre: vive sul territorio del Comune di Montesilvano, in Abruzzo, da 16 anni e più precisamente da quando lei e la sorella erano state abbandonate in quella zona che nel tempo è divenuta la loro casa.
Nel quartiere tutti la conoscono e la rispettano: ha una super cuccia tutta per sé, cibo ogni giorno e coccole da parte dei residenti che l’hanno accolta da sempre assieme alla sorella Whisky, purtroppo deceduta lo scorso anno.
La storia che Augusta Di Zio, referente di Soda, ha raccontato a Kodami è una storia di amore verso una creatura che ha scelto di vivere libera, che ha condiviso esperienze ed esplorazioni con la sorella e che adesso, alla veneranda età di 16 anni, vorrebbe solo rimanere a casa sua, nel suo quartiere, in cui ha i suoi punti di riferimento umani e non.
Il giorno di Natale però per Soda e per tutti quelli che la accudiscono ha rappresentato l’inizio di una grande sofferenza che è cessata ben nove giorni dopo la sua sparizione.
La cagnolina infatti era scomparsa dal quartiere il pomeriggio del 25 dicembre 2022 e non perché si era allontanata troppo ma più semplicemente perché una persona che probabilmente non la conosceva, ipotizzando che si fosse persa o che qualcuno l’avesse abbandonata, l’ha caricata in auto e portata a casa sua.
«Il cittadino che l’ha recuperata ha agito in buona fede, pensando che Soda non avesse nessuno che si occupasse di lei – racconta Augusta a Kodami – La cagnolina non si allontana mai così tanto soprattutto da quando è anziana, perciò mi sono subito preoccupata e ho iniziato le ricerche».
Giusto il tempo di pubblicare qualche appello sui social e la verità è venuta presto a galla: la persona che aveva prelevato Soda dal quartiere l’aveva accolta nel suo garage durante la notte, con l’intento di recarsi l’indomani da un veterinario per effettuare una verifica sul microchip. Tutto regolare se non fosse che la cagnolina, vissuta da sempre in libertà e alla vista di quello che per lei era uno sconosciuto, all’apertura del garage è fuggita via e, cercando disperatamente la via verso casa, si è allontanata fino al punto da far perdere le sue tracce per ben nove giorni.
«Sono stati giorni intensi, in cui non ho dormito e mangiato poco – continua Augusta – Mi prendo cura di Soda da sempre e da quando sua sorella è morta io mi sento ancora più legata e responsabile della sua serenità».
Appelli sui social, volantini su tutti i muri della città ma non solo: Augusta ha anche chiesto aiuto ad un gruppo di esperti per la ricerca di animali scomparsi e ha anche utilizzato un drone per poter rintracciare la sua migliore amica.
Il 31 gennaio, ben sei giorni dopo la scomparsa, è arrivato un primo segnale che ha riacceso la speranza in Augusta e in tutti i residenti del quartiere: il gruppo di esperti, grazie all’importante lavoro dei cani da ricerca, aveva individuato una zona boschiva in cui Soda aveva sostato a lungo e in cui probabilmente ancora si trovava.
«Quando mi hanno segnalato la zona io sono stata ore ed ore a cercare. Volevo trovarla a tutti i costi prima della notte, prima che iniziassero i botti che avrebbero potuto destabilizzarla ancora di più – spiega la donna – Purtroppo, nonostante il grande aiuto da parte di tutti, anche il 31 notte Soda lo ha trascorso lontana da casa».
E' stato uno dei tanti volantini sparsi in giro per la città a rivelarsi fondamentale nel recupero della cagnolina che, seppur in salute al momento del ritrovamento, avrebbe potuto rischiare la vita se fosse rimasta ancora un po’ in balìa di una zona a lei sconosciuta.
«Un ragazzo, dopo aver visto un volantino all’interno di un ambulatorio veterinario, mi ha contattata dicendomi di aver avvistato Soda nella zona precedentemente segnalata dai cani», racconta la donna.
Immediatamente Augusta prima e una sua amica poi si sono recate sul luogo segnalato e, il tre gennaio, dopo qualche ora di ricerca, Soda è sbucata fuori dall’erba, con il viso magro e la coda scodinzolante, felice di poter di nuovo rivedere la sua famiglia e tornare nel suo posto del cuore.
Quello di Augusta e Soda è un legame di amicizia profondo e rispettoso delle necessità di ognuno: ogni mattina alla stessa ora le due si incontrano e trascorrono insieme del tempo, sicure di ritrovarsi anche nel pomeriggio e nei giorni a seguire.
La storia di Soda fortunatamente si è conclusa con un lieto fine, anche se il rischio di perderla per sempre è stato molto alto. «Ai futuri cittadini che in buona fede potrebbero prelevare dei cagnolini seguiti sul territorio, credendo che siano stati abbandonati o smarriti, spero di aver insegnato qualcosa attraverso il racconto di questa storia – conclude Augusta – prima di decidere sul destino di un animale informatevi e chiedete ai residenti della zona. Alcune scelte sbagliate potrebbero rivelarsi fatali per la vita di un cane di quartiere».