Lo Skye Terrier è un cane da caccia originario della Scozia. Il suo nome deriva dall'Isola scozzese di Skye, dove nei secoli è stato utilizzato per la caccia al tasso, ma anche per la conduzione delle greggi e per la guardia delle fattorie. In passato veniva chiamato anche con il più generico nome Scotland Terrier, o Scotch Terrier, ma con il riconoscimento della razza, avvenuto sul finire dell'Ottocento, guadagnò il nome dell'Isola d'origine, che conserva ancora oggi.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani1
- Rapporto con altri cani0
- Rapporto con altri animali in casa0
attività
- Attività fisica3
- Giocosità3
- Ricerca3
- Riporto0
- Guardia0
adattabilità
- Vita in città3
- Adatto come primo cane3
- Adattabilità ai viaggi3
- Tolleranza alle temperature calde3
- Tolleranza alle temperature fredde3
cure e salute
- Cura del pelo2
- Predisposizione alle malattie1
- Attenzione all'alimentazione1
motivazioni
- Epimeletica0
- Affiliativa3
- Comunicativa0
- Et epimeletica0
- Somestesica1
- Sociale0
- Protettiva0
- Territoriale3
- Possessiva3
- Competitiva3
- Perlustrativa3
- Predatoria3
- Sillegica1
- Esplorativa3
- Di ricerca2
- Cinestesica3
- Collaborativa0
«È un cane bizzarro, molto lungo e interamente coperto da pelo abbondante sul corpo, sulla testa e sulle membra». Veniva descritto in questo modo, verso la metà dell'Ottocento, dal veterinario francese Pierre Mégnin. Il suo mantello fitto gli serviva per proteggersi dalle intemperie e dai morsi durante le attività venatorie.
Ad oggi è una delle razze britanniche più rare e in patria è considerato anche un cane da compagnia, sebbene mantenga il coraggio e l'ostinazione che contraddistinguono i Terrier.
Origine
Gran Bretagna
Standard
N° 75 / 19.01.2011
Gruppo 3 Terrier
Sezione 2 Terrier di piccola taglia (gamba corta)
Aspetto
Cane di piccola taglia caratterizzato da un corpo piuttosto lungo nonostante le zampe corte. Per un’altezza di circa 25 centimetri, raggiunge un peso di 12/13 chili.
Le femmine sono leggermente più piccole dei maschi
Motivazioni
Cinestesica, affiliativa, esplorativa, perlustrativa, competitiva, predatoria, territoriale, possessiva.
Amante di
Scavare, inseguire, annusare, cercare, imparare e ottenere ciò che desidera. Tutto ciò, preferibilmente, con un umano che lo tratta come un cane dal grande coraggio e non come un un oggetto da mostrare con orgoglio per il suo aspetto caratteristico.
Alimentazione, cura e mantenimento
Ha una salute piuttosto solida, ma potrebbe soffrire di epatopatia da accumulo di rame ereditaria. Il mantello non richiede eccessive cure, ma è importante che venga accorciato sugli occhi per permettergli di vedere.
Origine e storia
Lo Skye Terrier ha origini lontane e piuttosto confuse. La sua nascita, infatti, è avvolta nel mistero delle leggende scozzesi. Secondo alcuni verrebbe accomunata all'incrocio con i Maltesi o con altre razze di Bichon di origine mediterranea, arrivati nelle isole britanniche via nave, nel 1588, con le armate di Filippo II di Spagna. Esistono però, numerosi documenti che smentiscono questa storia. Il dottor Cajus, ovvero l'allora veterinario della corte di Elisabetta I, infatti, nel trattato De canibus britannicis (risalente a circa 20 anni prima dell'arrivo di Filippo II) lo definiva come: «Un piccolo botolo bastardo, proveniente dalle regioni barbare del Nord. Per via del pelo di cui è completamente ricoperto, non mostra né la faccia, né il corpo».
Certo è che questi piccoli Terrier vengono riportati nelle cronache scozzesi fin dal XVII secolo, ma al tempo venivano ancora chiamati Scotch Terrier. In quell'epoca erano già simili agli attuali Skye Terrier che conosciamo oggi, ma erano ancora più piccoli.
Venivano utilizzati per proteggere le fattorie da animali come volpi, tassi e lontre. Il pelo lungo e spesso gli conferiva un aspetto più minaccioso e, inoltre, lo proteggeva dai morsi degli animali nettamente più grandi di lui. La sua popolarità era determinata infatti dall'enorme coraggio, che sapeva dimostrare soprattutto nella caccia al tasso. Nonostante le piccole dimensioni, lo Skye Terrier aveva la capacità di saltare sulla schiena dell'animale e morderlo al collo.
L'attuale razza venne presentata per la prima volta all'Esposizione di Manchester nel 1842, quando due esemplari vennero anche regalati alla regina Vittoria, che se ne appassionò e ne favorì l'espansione e la diffusione anche come cane da compagnia.
Il primo standard della razza viene elaborato tra il 1870 e il 1879 e, proprio in questo periodo, lo Skye Terrier viene definitivamente chiamato con questo nome, che lo distingue dalle altre razze di Terrier scozzesi.
Al giorno d'oggi è un cane piuttosto raro al di fuori del Regno Unito e, secondo quanto riportato da Enci, nel nostro paese sono solo 8 gli esemplari registrati nel 2021.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Lo Skye Terrier è soprattutto un Terrier. Ciò significa è stato selezionato per avere il desiderio di acciuffare le prede all'interno della loro tana. Ancora oggi conserva il coraggio e l'ostinazione necessarie per questo compito, quindi non illudetevi che possa diventare un cane adatto alla breve passeggiata al centro commerciale.
Tutt'altro! Lo Skye Terrier ama correre, saltare, intrufolarsi, rincorrere, perlustrare, esplorare e inseguire. La sua motivazione predatoria, mista a quella competitiva (tipica dei Terrier), lo rende un piccolo batuffolo di energia, che difficilmente potrà convivere con altre specie, in particolare gatti, roditori e altre possibili prede.
Ha una personalità spiccata e autonoma, ma anche una motivazione affiliativa piuttosto marcata. Una filastrocca popolare scozzese, infatti, parla di Greyfriars Bobby, uno Skye Terrier di Edimburgo, che intorno al 1858, ha vissuto per ben 10 anni sulla tomba del suo defunto pet mate. La gente del quartiere gli aveva costruito una cuccia e si occupava di nutrirlo quotidianamente, ma Bobby non volle mai allontanarsi dal luogo della sepoltura. Alla sua morte, il Barone Bordett – Courtis, ordinò di costruire una statua in onore della fedeltà dimostrata dal cane.
Rispetto ad altri cani da caccia, il piccolo Skye Terrier ha anche una motivazione territoriale piuttosto spiccata, determinata dal fatto che, in passato, ha fatto anche il guardiano per i contadini dell'isola.
Aspetto fisico
Lo Skye Terrier è un cane di piccola taglia, con il mantello lungo e fitto, caratterizzato soprattutto per la lunghezza del suo corpo. Secondo lo standard ufficiale, infatti, è lungo due volte la sua altezza e, alcuni, lo considerano di taglia media. La testa è allungata, gli occhi sono marroni, di media grandezza, vicini fra loro e molto espressivi. Gli arti sono molto corti e forti, con piedi posteriori più piccoli dei piedi anteriori. Per un’altezza di circa 25 centimetri, raggiunge un peso di 12/13 chili, ma le femmine sono leggermente più piccole.
Ha il dorso dritto e una corporatura ovale che, però, sembra piatta per via del mantello che ricopre i fianchi.
Le orecchie possono essere erette o cadenti (elegantemente ricoperte di frange, se erette, e piatte contro al cranio, se cadenti). La coda può essere pendente o alzata. Il mantello ha un sottopelo corto, morbido, fitto e lanoso, e un pelo di copertura lungo, duro, diritto, piatto e non arricciato.
Può essere nero, grigio scuro o chiaro, fulvo o crema. In ogni caso ha punte nere e, se monocolore, può avere delle sfumature della stessa tinta e un sottopelo più chiaro, purché naso e orecchi siano neri. L'altezza è di 25-26 centimetri, mentre la lunghezza del corpo, dalla punta del tartufo alla punta della coda, è di circa 107 cm. Le femmine sono leggermente più piccole ma mantengono le stesse proporzioni.
La sua andatura, con le zampe completamente coperte di pelo, è particolarmente sciolta e fluida.
Cura e salute
Si tratta di un cane dalla salute piuttosto solida, eppure questa razza è più soggetta di altre all'epatopatia da accumulo di rame ereditaria, dovuta a un difetto nel metabolismo. Il rischio si può ridurre rivolgendosi ad un allevamento in cui le persone abbiano davvero a cuore la salute degli animali e conducano, quindi, test genetici che prevengano l'insorgere della patologia.
La straordinaria lunghezza del mantello, inoltre, va controllata per evitare che possa impedire la vista, oppure creare dolorose infezioni nelle orecchie.
Lo Skye Terrier è un cane che, pur essendo talvolta considerato da compagnia, ha bisogno di fare movimento e condurre una vita all'aria aperta. La sedentarietà potrebbe portarlo a sviluppare comportamenti legati a una situazione di disagio.
La dieta deve essere sana ed equilibrata, oltre che adeguata alla quantità di movimento quotidiano.
Cosa fare con uno Skye Terrier
Lo Skye Terrier è un cane estremamente attivo e vivace, che ama correre, muoversi nella natura e inseguire gli oggetti in movimento. Insieme a lui, quindi, si possono improvvisare attività di mobility al parco, provando a farlo passare sotto alle panchine e poi saltare un muretto accessibile per le sue zampette.
Ci si può divertire anche con il frisbee, oppure lanciandogli palline, a patto che questo tipo di giochi non rappresenti l'unica opzione. Provate ad esempio, a tagliare una parte di una pallina da tennis e nascondere al suo interno qualche croccantino. Poi nascondetela e chiedetegli di cercarla.
Si diverte molto ad imparare nuove soluzioni per risolvere situazioni complesse, quindi potete divertirvi ad organizzare problem solving di ogni tipo che, oltre a favorire la riflessività, lo portano ad utilizzare la mobilità fine, utilizzare le zampe, oppure il muso per raggiungere i suoi obiettivi.
Tutte queste attività aiutano lo Skye Terrier a sentirsi appagato anche senza dover inseguire i tassi e saltare loro in groppa e, inoltre, riuscirete a diventare il fedele alleato che desidera.
Ciò che è più importante, però, è evitare di trattarlo come un cane da divano, perché così facendo si sentirebbe sottovalutato e la sua motivazione territoriale, insieme a quella competitiva potrebbero prendere il sopravvento, mostrando gli aspetti più spigolosi del suo carattere autonomo e testardo.
Relazione e contesto ideale
Lo Skye Terrier è un cane estremamente affiliativo, che desidera una famiglia che sappia riconoscere le sue vere doti. La sua motivazione predatoria potrebbe rendere complessa la convivenza con i gatti e gli altri animali domestici.
Vuole prendere parte attivamente alla vita di famiglia, quindi è ideale per chi conduce una vita all'aria aperta, ricca di opportunità per perlustrare ambienti naturali sempre nuovi.
Non pensiate che, vista la sua taglia, si tratti del cane adatto per essere accudito dai più piccoli, anzi. Nel caso in cui in famiglia ci siano anche bambini, è importante educare ogni membro al rispetto degli spazi e dei tempi altrui e sorvegliare sempre le interazioni tra il cane e i più piccoli. Lo Skye Terrier, infatti, da bravo Terrier non è un talento della condivisione del cibo, dei giochi e del suo spazio che, invece, ama difendere come faceva un tempo nelle fattorie.
Una giornata con uno Skye Terrier
Il vostro Skye Terrier, come ogni mattina aveva una voglia matta di uscire: la sua coda scodinzolante e il suo sguardo supplichevole non vi hanno lasciato scelta. Vi vestite quindi molto rapidamente e in pochi attimi siete già pronti per accompagnarlo nella sua esplorazione mattutina.
Mentre attraversate il parco, lui fiuta l'aria e segue ogni pista olfattiva interessante. Ogni tanto si ferma, alza il muso verso l'alto e inspira profondamente per cogliere ogni odore. Dopo aver fatto una passeggiata nel parco, decidete di andare al bar e, mentre voi sorseggiate il vostro caffè, lui veglia su di voi da sotto il tavolo.
Tornate a casa, gli preparate da mangiare e nel pomeriggio decidete di portarlo con voi in un'escursione nel bosco. Appena la macchina si ferma, lui salta giù e inizia a esplorare il territorio circostante. Giocate un po' con la pallina, poi gliela fate annusare e andate a nasconderla tra i rami di un cespuglio. Gli chiedete poi di cercarla e lui, tutto fiero, va a recuperarla seguendo l'odore che i vostri piedi hanno lasciato nell'erba.
A casa vi aspetta l'intera famiglia e il vostro Skye Terrier viene accolto da tutti con entusiasmo. Mentre i bambini giocano, lui resta al vostro fianco, senza interferire con nessuno. Per lui la cosa più importante è sapere di fare parte del gruppo, ma non ha bisogno di essere al centro dell'attenzione. Dopo cena si accoccola sul divano, stanco ma soddisfatto.