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16 Novembre 2022
18:26

Sky, la cagnolina intrappolata in una tagliola che le ha squartato una zampa. Enpa: «A Lipari situazione bracconaggio allarmante»

Sky è rimasta incastrata tra i denti di una tagliola di ferro che era stata disseminata nel bosco da dei bracconieri che hanno provato ad ucciderla sferrandole anche un colpo di fucile. E’ stata sottoposta ad un delicato intervento durante il quale è stato necessario amputare la zampa dilaniata.

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Una cagnolina è rimasta per due settimane con la zampa incastrata in una tagliola, situata nei boschi di Lipari dai bracconieri che, nonostante le numerose disposizioni legislative vietanti l’uso di dispositivi del genere per la cattura della selvaggina, continuano a disseminare trappole nei punti dei boschi per loro più strategici, casa di numerosi animali selvatici e non.

Sky è un cane libero che da diversi anni gira indisturbato nelle zone dei boschi di Lipari, i volontari monitorano la sua situazione da sempre, infatti l’animale è stato prima sterilizzato e poi reimmesso sul territorio dove ha sempre vissuto serenamente con il proprio gruppo.

Il 27 ottobre scorso però, Sky  è stata segnalata ai volontari dell’Enpa sezione di Lipari come “un cane in difficoltà con una zampa incastrata in una tagliola di ferro da cui fuoriesce molto sangue”: immediatamente sono scattate le ricerche finalizzate al suo recupero ma, nonostante i continui appostamenti in diversi momenti della giornata per cercare di intercettarla, nessuno è riuscito più ad individuarla nei paraggi per diverso tempo, prima del suo salvataggio avvenuto l’11 novembre.

«Sky è stata brava a sopravvivere perché è rimasta per 15 giorni con una zampa dissanguata e stretta dalla morsa della tagliola. Il dolore che ha provato è stato allucinante – racconta a Kodami Manori, una dei volontari che attualmente si sta occupando della cagnolina – non è la prima volta che accade un salvataggio del genere, la cosa più inquietante è che questi bracconieri agiscono indisturbati e disseminano attrezzature pericolose nell’indifferenza di tutti».

Non sono solo uccellini e selvaggina di diversa natura le vittime dei bracconieri, ma anche animali non selvatici come Sky e altri cani liberi del territorio che sono stati appositamente trasferiti in queste zone di periferia, ritenute meno pericolose per la loro incolumità rispetto al caos della città.

I volontari dell’Enpa di Lipari sostengono che è possibile che ciò che si è verificato ai danni del povero animale a cui è stata amputata una zampa, non sia stato un semplice incidente ma un atto mirato a provocarne la morte, finalizzato a spegnere per sempre la vita di un cane che probabilmente costituiva una minaccia o un disturbo per le attività di caccia svolte illegalmente nei dintorni.

«In queste zone ci sono più punti di raccolte alimentari per i cani liberi presenti che hanno ormai imparato gli orari in cui trovano il cibo lasciato da noi – continuano i volontari – inoltre, per la bellezza naturale che caratterizza il posto, spesso si vedono famiglie venire a passeggiare nei dintorni, fare trekking e ricercare funghi», momenti felici che potrebbero trasformarsi in vere e proprie tragedie se anche un essere umano inciampasse in una tagliola, in un laccio o in un archetto, tutte trappole che rendono un inferno la vita degli animali nei boschi e che possono costituire un serio pericolo anche per le persone.

L’elemento che ha insospettito i volontari, prova regina del fatto che la tagliola sia stata disseminata proprio per provocare la morte di uno dei cani liberi piuttosto che di qualche altro carnivoro, è stato il segno di uno sparo sulla zampina di Sky, che fa pensare che il cacciatore di frodo abbia voluto intenzionalmente ucciderla e riprendere la sua attrezzatura per riusarla ancora ai danni di altri animali.

L’ente nazionale protezione animali ha richiesto ufficialmente l’intervento dei Carabinieri Cites della sezione operativa antibracconaggio e reati a danno agli animali a Lipari e, in attesa dei risvolti legali di questa storia, i volontari di Lipari lanciano un appello alle istituzioni statali, regionali e, più nello specifico, a quelle comunali affinché si intervenga per porre fine alle attività illegali di caccia che provocano la morte di migliaia di animali innocenti.

Sky è stata recuperata definitivamente l’11 novembre con un’operazione di salvataggio che si è rivelata particolarmente complicata per il timore della cagnolina che, spaventata, non si lasciava avvicinare. Una volta recuperata, è stata poi sottoposta a un delicato e rischioso intervento durante il quale è stato necessario procedere all’amputazione della campa anteriore.

I volontari dell’Enpa sezione Lipari, che si stanno occupando di monitorare la ripresa di Sky, si augurano che la cagnolina possa riacquisire presto le forze necessarie per correre verso la libertà che tanto ama, infatti spiegano che «se le condizioni fisiche e salutari dell’animale lo permetteranno e se i medici daranno il proprio consenso, vorremmo che Sky ritorni a vivere in libertà, anche perché non ha molta confidenza nell’essere umano e, guardando alla sua storia, finora ha fatto bene a non fidarsi».

Di recente, all’apertura della stagione venatoria in Sicilia, il WWF aveva segnalato numerosi cacciatori di frodo che mostravano trionfanti sui social le carcasse degli animali uccisi, spesso appartenenti a specie protette; adesso l’ENPA si unisce all’appello invitando le istituzioni e le autorità competenti a prendere seri provvedimenti al fine di arginare il fenomeno dilagante del bracconaggio e dichiara:  «sulla pelle degli animali selvatici, ma anche degli animali di affezione imperversa il bracconaggio nell'indifferenza della politica. Vogliamo che sia posta fine a questo regime di illegalità, che del resto rappresenta una vergogna per tutto il nostro Paese: un enorme danno ambientale, dal momento che a causa dei mezzi illegali – reti, trappole, richiami elettromagnetici – finiscono uccisi ogni anno almeno sei milioni di uccelli. Un fenomeno criminoso che rappresenta una violazione di tutte le normative, sia a livello nazionale che a livello europeo.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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