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27 Marzo 2024
10:51

Si può portare il cane a scuola?

Non esiste una legge che vieti l'ingresso dei cani a scuola, a entrare in gioco in questo caso è il buon senso della dirigenza scolastica e delle persone coinvolte. Questo vale non solo per l'edificio scolastico in sé ma è applicabile anche alle sue pertinenze esterne.

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Articolo a cura dell' Avvocato Salvatore Cappai
Civilista, esperto in diritto degli animali
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Di recente hanno fatto il giro della Rete alcuni casi di accesso di cani in alcune scuole italiane. Si tratta di situazioni peculiari e tendenzialmente isolate che possono indurci a chiedere se si possa portare il cane a scuola. Diciamo subito che la risposta non la si trova nella legge nazionale, che non tratta proprio la questione. La si trova invece nel buon senso e in taluni regolamenti e circolari dettati dai dirigenti scolastici.

Quindi si può dire che, sebbene non esista alcuno specifico divieto normativo, al netto di casi particolari come quelli sopra richiamati, non è pensabile né risulterebbe opportuno un libero accesso dei cani nelle scuole. Ben diverso, ad avviso di chi scrive, il caso di un regolamentato ingresso di cani per progetti finalizzati alla sensibilizzazione degli studenti.

Cosa prevede la legge sull'accesso dei cani a scuola?

La nostra legge a livello nazionale – come appena accennato – non si pronuncia sulla tematica specifica dell'accesso dei cani nelle scuole, anche perché mai si è posta il problema di dover regolamentare una tale esigenza. La normativa italiana è in generale molto scarna quando si occupa di ingresso dei cani, e degli animali domestici, nei vari luoghi della quotidianità.

Le norme di riferimento, infatti, sono esclusivamente un regolamento di Polizia veterinaria del 1954 e un'ordinanza del Ministero della Salute del 2013. Il primo, il Decreto del Presidente della Repubblica dell’8 febbraio 1954, n. 320, prevede «l'obbligo di idonea museruola per i cani non condotti al guinzaglio quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico» e «l'obbligo della museruola e del guinzaglio per i cani condotti nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto».

Una norma tanto risalente poi integrata con delle varianti dall'Ordinanza del Ministero della Salute del 06 agosto 2013 “Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani”, rinnovata di anno in anno. Quest'ultima, trattando della conduzione dei cani nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni, prevede l’obbligo di utilizzo del guinzaglio di lunghezza non superiore ad 1,5 metri e quello di portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di pericolo sull’incolumità di persone o animali oppure dietro richiesta delle autorità competenti.

Rientrando le scuole tra i luoghi aperti al pubblico, in questo caso a un pubblico costituito da specifiche categorie di persone, in via teorica non sarebbe vietato accedervi con i cani, purché condotti al guinzaglio. Pare però evidente come non sia ipotizzabile un accesso generalizzato dei fedeli amici a quattro zampe, magari condotti dai tanti studenti. In caso di richieste in tal senso dovrebbe intervenire una specifica regolamentazione dettata dal dirigente scolastico.

Sempre il dirigente scolastico è il soggetto chiamato a organizzare e gestire situazioni peculiari: ad esempio, consentendo a un insegnante di portare il proprio cane in classe durante la lezione. Allo stesso modo può approvare e promuovere progetti educativi e di sensibilizzazione sviluppati con i cani, possibilmente a ciò ben preparati.

La scuola e le sue pertinenze esterne

I luoghi della scuola non sono soltanto quelli chiusi come le aule o i corridoi, degli istituti fanno parte anche le cosiddette pertinenze esterne come i cortili. Con riguardo a questi la questione relativa alla presenza dei cani, magari anche liberi di vagare senza guinzaglio né museruola, si pone certamente con maggiore frequenza.

A titolo esemplificativo si può richiamare una circolare del 2016 dell'Istituto Comprensivo Marzabotto di Sesto San Giovanni, nel Milanese, avente come oggetto la "Presenza di cani negli ambienti di pertinenza degli edifici scolastici", nella quale il dirigente scolastico ha previsto alcune regole:

Colgo l’occasione per ricordare a tutti proprietari di cani quanto stabilisce il comma 3 dell’art. 1 dell’Ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013 (G.U. n. 209 del 6 settembre 2013): “Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose, il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti misure:

Utilizzare sempre un guinzaglio a una misura non superiore a mt. 1.50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;

Portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti”.

Poiché è stato verificato che la presenza dei suddetti cani arreca comunque disagio e preoccupazione presso alcuni tra adulti e minori, si ritiene opportuno:

richiedere ai possessori di cani l’utilizzo, oltre che del guinzaglio, anche della museruola allorché gli animali vengono condotti negli ambienti di pertinenza della scuola (cortile);

vietarne l’accesso all’interno dei locali scolastici.

Resto convinta che l’utilizzo del buon senso da parte di tutti eviterà sgradevoli discussioni e consentirà lo svolgimento delle operazioni di ingresso e di uscita in quelle condizioni di serenità di cui i bambini hanno sicuramente bisogno. (…).

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Salvatore Cappai
Avvocato
Avvocato con la passione per la divulgazione. Mi occupo di diritto civile, con particolare riguardo ai campi della responsabilità civile, dell’assistenza alle imprese e del “diritto degli animali”. Mi sono avvicinato a quest’ultima materia circa dieci anni fa, quando ho incontrato Gaia, la mia cagnolina, che ha stravolto la mia visione sul mondo degli animali e sulla vita assieme a loro. La mia community social, nella quale da anni informo con semplicità su tematiche giuridiche, conta oltre 350.000 iscritti.
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