I dipendenti dell’ATS di Brescia potranno andare al lavoro insieme al loro compagno canino: sarà il benvenuto sia negli uffici che negli spazi comuni.
L’iniziativa di welfare dell’Agenzia della Tutela della Salute si chiama «Al lavoro con il tuo cane». Come ha preso forma il progetto? «Durante l’emergenza Covid gli animali sono stati un supporto emotivo fondamentale sia in termini di affettività che di relazione. E, sicuramente, un ruolo privilegiato lo ha rivestito il cane – spiega a Kodami il Direttore Generale di ATS Brescia, Claudio Sileo – Al termine dell’emergenza, però, quando si è dovuti rientrare in presenza, alcuni dipendenti hanno manifestato il desiderio di proseguire la propria attività lavorativa in compagnia del proprio cane».
E la dirigenza dell’Agenzia non è stata sorda davanti alla richiesta che arrivava da più parti: «Una volta valutati i comprovati benefici derivati dalla presenza di un animale domestico in ufficio nel ridurre stress, favorire la socializzazione e l’empatia interpersonale ci siamo impegnati nel promuovere questa iniziativa di welfare aziendale», spiega Sileo.
«A tale scopo è stata effettuata una campagna di informazione e sensibilizzazione a tutto il personale dipendente dell’Agenzia e a seguire abbiamo chiesto ai dipendenti, tramite un sondaggio, di offrirci il loro punto di vista. Sondaggio che ha dato un riscontro più che positivo. E quindi con l’approvazione di gran parte del personale, abbiamo dato il via all’iniziativa poi titolata, appunto “Al lavoro col tuo cane”. Successivamente, è stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare coordinato dalla dottoressa Laura Lanfredini, nostro Direttore Sanitario, che ha steso una policy aziendale (regolamento del 14/01/2022) utile a disciplinare la condotta da seguire e i requisiti necessari per poter accedere al luogo di lavoro con il proprio cane».
Come funzionerà, a livello pratico? «Il progetto ha avuto le prime adesioni nel corso del 2022; i dipendenti che vengono al lavoro col cane si trovano sia nella sede centrale di Brescia che in sedi territoriali. I cani che per ora entrano con i loro umani appartengono a taglie e razze diverse: si va dal meticcio, al Bassotto, al Jack Russell, al Levriero, al Golden Retriever e al Segugio, ma non ci sono preclusioni. Chiaro i cani che vengono accolti sono animali ben socializzati, in grado di adattarsi a nuovi ambienti e disponibili a incontrare altre persone e altri cani».
C’è stato chi non era d’accordo? «Sì, certo, ma il regolamento utilizza anche il buonsenso e dice che qualora l’ufficio sia condiviso tra più lavoratori è necessario che il dipendente/pet mate ottenga il consenso formale di tutti gli altri colleghi, nell’ottica del rispetto e benessere di tutti. E se due dipendenti che portano il cane al lavoro si trovano nello stesso ufficio, concorderanno le giornate di presenza per garantire una alternanza».
Tra chi è decisamente felice e soddisfatta dell’iniziativa è Flavia Favalli, dipendente di ATS Brescia e pet mate di Apollo: «Quando la Direzione dell’ATS di Brescia dove lavoro ha creato l’iniziativa di far portare il proprio cane al lavoro, sono stata molto contenta perché per due o tre volte alla settimana il mio Apollo può stare con me tutta la giornata lavorativa anziché solo a casa».
Apollo è un cane di 5 anni che Favalli ha preso al canile 4 anni fa con una storia di abbandono alle spalle: «Sono contenta di averlo fatto perché, dopo che si è ambientato con tanta pazienza e amore, ogni giorno manifesta il bene che mi vuole in tutti i modi».
Apollo, però, c’è da dire che si è ambientato subito benissimo anche nel nuovo posto: «Sì devo ammettere che è stato molto semplice, anche i colleghi sono contenti perché è un cane molto socievole che vuole sempre un mare di coccole. Portare Apollo al lavoro è una bellissima e costruttiva esperienza; stando con lui in ufficio affronto meglio la giornata perché so che è con me e in questo modo si sente meno solo. E lui ricambia con l’affettuosità di sempre».
Ma Favalli ci tiene anche a fare un appello: «Ci tengo molto, visto che ne ho l’occasione: vorrei ricordare a tutti che prima di acquistare un cane, nei canili ci sono tantissimi animali dolcissimi che cercano una casa, affetto e famiglia. Adottare è importante. E se non sono delle bellezze chi se ne importa, l’amore che danno è ineguagliabile».