Non sono bastate le cure dei veterinari. Un cucciolo di cinghiale ritrovato sul Sacro Monte di Varese, incastrato tra un muretto e un segnale stradale, non ce l’ha fatta. L’animale era stato ritrovato dai residenti che hanno subito avviato la macchina dei soccorsi. E sul gruppo Facebook “La Varese nascosta”, dove è stata lanciata la notizia, si è fatto un po’ il tifo per lui. Ma le sue condizioni si sono aggravate ed è morto.
I veterinari della Clinica Città di Varese hanno fatto il possibile per cercare di farlo rimettere. All’inizio sembrava tutto volgesse per il verso giusto: mangiava autonomamente e riusciva a tenersi in piedi. Probabilmente, però, questo non era abbastanza per il suo piccolo corpo.
È Giuseppe Marangon a dire: «Col passare delle ore, come spesso accade nelle contusioni polmonari, la situazione si è aggravata e nonostante l'ossigenoterapia, gli analgesici e tutte le cure del caso, non è riuscito a uscire da questa fase critica». «Siamo tutti abbattuti perché, come accade con ogni nostro paziente, ci eravamo molto affezionati e speravamo a breve di poterlo rimettere in salute», aggiunge. «Personalmente una lacrima l’ho versata», prosegue.
Sui social qualcuno ha giudicato eccessiva la cura data al piccolo di cinghiale. Così l’amministratore del gruppo, Paola Molinari, ha risposto loro: «È corretto dire che l’uomo è un animale? L’uomo ha da sempre posto limiti importanti alla natura, mantenendo una posizione centrale rispetto alla vita sulla Terra. Nell’Umanesimo l’uomo veniva rappresentato al centro di una spirale che contemplava i valori di forza, dominanza e superiorità! Leonardo da Vinci, nel suo grande capolavoro, l’uomo vitruviano, alla ricerca delle proporzioni umane perfette, mette il suo uomo in un cerchio, simbolo della perfezione umana paragonata a quella divina. La questione mette un po’ di confusione, considerando che i grandi saggi antichi consideravano già la natura un qualcosa di superiore a noi. Le cose inanimate, le piante e gli animali, tutti gli esseri che mutano, si muovono e si riproducono senza l’intervento dell’uomo. La verità potrà deludere qualche antropocentrico, ma la verità è che siamo solo animali, ingranaggi di un grande orologio biologico. È giusto dire che l’uomo è un animale».