Era ferma a terra ferita, a rischio di essere predata o investita. Con il suo piumaggio bianco, la sua sagoma era facilmente distinguibile sull’asfalto e così una piccola colomba è stata salvata a Brindisi da alcuni volontari. A segnalare la sua presenza una donna che, vedendo che l’animale era in difficoltà e non riusciva a volare, l’ha raccolto.
A raccontare l'accaduto è stata poi Antonella Brunetti, Presidente dell’Associazione Micetti di Brindisi, molto attiva nella difesa degli animali. Il ritrovamento avvenuto in città non sarebbe infatti casuale e soprattutto non andrebbe considerato un caso isolato. Da tempo, con altre persone, si è formato un piccolo giro di volontari che assiste, laddove necessario, anche colombe e piccioni. E nell’ultimo periodo sta capitando sempre più di frequente di trovare soprattutto colombe bianche.
L’ultima volta non è stata neanche troppo tempo fa: «Si trattava sempre di una colomba bianca – racconta la Brunetti a Kodami – era chiusa in una scatola davanti ai cassonetti della spazzatura. Sono di quelle che vengono usate per i matrimoni che poi purtroppo fanno questa fine».
La ripetitività degli episodi, dunque, potrebbe avere una matrice comune. Fatto sta che il più delle volte questi uccelli finiscono per avere la peggio: «La convinzione è che "tanto voleranno" – continua a spiegare – Ma sono esseri viventi e non dei robot e ne vediamo tanti che vengono investiti. Li troviamo morti o in agonia».
Il problema che si aggiunge è che per colombe e piccioni risulta anche difficile far prestare loro delle cure quando li si trova in difficoltà: «I centri di recupero per la fauna selvatica spesso non li prendono – continua la volontaria – sono destinati così a morire se non se ne occupa un privato. Ci sentiamo dire che sono animali di affezione e che le competenze sono del Sindaco. Questi animali alla fine sono figli di un dio minore, sia per il trattamento che viene loro riservato che per la totale assenza di tutela nei loro confronti».
Il fatto che una persona dedita al salvataggio soprattutto di gatti si preoccupi anche di questi uccelli non deve stupire: «Io salvo anche le mosche che cadono nelle ciotole dell'acqua dei mici in colonia – conclude Antonella – Nulla è più importante della vita se non le azioni d'amore, rispetto e abnegazione per proteggerla».
Una posizione, del resto, che può essere compresa guardando anche a cosa è accaduto in qualche altra città. Come per esempio a Pescara, dove dopo un episodio che ha visto la morte di tre colombe su sette durante una cerimonia si è provato a cambiare le cose: l’amministrazione ha deciso di vietare il volo di questi animali durante i matrimoni. Una scelta che di certo non avrà rovinato la magia della festa.