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30 Giugno 2023
17:32

Setter Inglesi, Pastori Tedeschi e Chihuahua i cani più numerosi nel 2022: il nuovo report delle razze ENCI

Lieve flessione nel numero di cani registrati da Enci nel 2022 rispetto al 2021. Setter Inglesi, Pastori Tedeschi e Chihuahua sono i più numerosi. Impossibile sapere se vi è un aumento delle adozioni attraverso altri canali.

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Ph. Wikimedia commons

Come ogni anno, Enci ha pubblicato il report riguardante i nuovi iscritti al libro genealogico delle razze nel nostro paese durante l'anno precedente. Al primo posto rimane ancora una volta il Setter Inglese (11.711 nuovi soggetti registrati) e al secondo il Pastore Tedesco (10.850). Terzo classificato, invece, troviamo a sorpresa il Chihuahua (9.575), che l'anno scorso era solo in quinta posizione. Segue il Golden Retriever (9.023), che quest'anno ha superato anche il Labrador (8.528), ovvero il terzo classificato del 2021.

Al sesto e settimo posto rimangono i Barboni (6382) e i Segugi maremmani (5814), mentre gli ultimi tre posti della top ten vedono delle leggere inversioni: i Lagotti Romagnoli scendono dall'ottavo al decimo posto (4432) e i Bassotti passano invece dalla decima all'ottava posizione. (4928). Tra loro, saldi al nono posto troviamo i Jack Russel Terrier (4659), come l'anno scorso.

Ciò che salta immediatamente agli occhi è il fatto che, rispetto al 2021, nell'ultimo anno il numero totale de nuovi soggetti di razza registrati è sceso di 27.122 unità. Dagli oltre 194 mila del 2021, questa volta se ne contano 167.267 cani, suddivisi in 242 razze distinte.

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Per analizzare correttamente i dati di questa statistica è bene sottolineare che Enci cataloga unicamente i cani di razza regolarmente registrati negli allevamenti. Non possiamo invece conoscere il numero totale dei cani nati e adottati presso i canili, i rifugi e le rescue, quelli adottati presso allevamenti amatoriali o provenienti da cucciolate casalinghe, e più in generale, il numero dei cani meticci, di cui non esiste alcun registro.

Ed è un vero peccato che questi dati non siano disponibili, perché rappresenterebbero un tassello importante per comprendere i motivi alla base della flessione del numero di cani di razza iscritti nel 2022 rispetto a quelli registrati nel 2021.

La speranza è che gli oltre 27 mila cani in meno in questa lista siano, di fatto, sintomo di un aumento delle adozioni attraverso altri canali. Non possiamo escludere, però, che dietro a questo dato vi sia un aumento delle cucciolate casalinghe o dei cani provenienti dai mercati illegali che riguardano gli allevamenti "lager", ovvero luoghi in cui i cuccioli vengono "prodotti in batteria", come in una fabbrica, con l'unico obiettivo, da parte degli allevatori, di massimizzare il guadagno senza badare al benessere dei soggetti.

Scegliere di adottare questi cani può rappresentare un risparmio economico sul momento, ma rischia di portare le famiglie a spese più elevate negli anni successivi. Negli allevamenti lager, infatti, non viene dedicata alcuna attenzione alla fase dello svezzamento del cucciolo, sebbene si tratti di un momento estremamente estremamente sensibile della vita dei cani e, proprio in questi frangenti, potrebbero avere origine numerosi problemi comportamentali.

Inoltre non vi sono controlli riguardo lo stato di salute dei genitori, che oltre ad essere obbligati ad accoppiamenti e gravidanze continue, potrebbero essere affetti da patologie geneticamente trasmissibili.

Il 17% sono cani da compagnia e, in particolare, i piccoli brachicefali

Un ulteriore elemento interessante che emerge dal report del 2022 è quello legato al gruppo maggiormente adottato, ovvero quello dei cani da compagnia, i quali sfiorano il 17% del totale. Tra queste razze, oltre al Chihuahua, vi sono molti cani brachicefali, come ad esempio i Bouledogue Francesi (3705), i Cavalier King Charles Spaniel (1944), gli Shih Tzu (1035) e i Carlini (690).

Queste razze, però, a causa di una scellerata selezione basata unicamente sull'aspetto estetico del cane, sono spesso soggette a patologie che ne riducono la qualità della vita, un argomento che Kodami, ha affrontato in maniera approfondita, in un video con l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico, Luca Spennacchio.

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Un esempio delle patologie di cui soffrono questi cani è la BAOS (Brachycephalic Airway Obstruction Syndrome, o sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori) che, tra i molti sintomi, porta a gravi problemi respiratori, forte affaticabilità, aumento del rischio di colpi di calore e possibili sincopi.

Uno studio ungherese pubblicato nel giugno del 2023, ha rilevato che la maggior parte degli appassionati di queste razze, in realtà, è consapevole dei problemi di salute a cui sono soggetti, eppure la diffusione di Bouledogue, Cavalier King Charles Spaniel non accenna a calare (se non in rapporto alla diminuzione generale delle adozioni di cani di razza nel 2022).

Nei paesi del Nord Europa, però, qualcosa inizia a cambiare. Il ministro dell'Agricoltura e della Natura dei Paesi Bassi, Piet Adema, ad esempio, nel gennaio del 2023 ha annunciato la propria intenzione a fare divieto di allevamento dei cani che soffrono di problemi respiratori dovuti alla forma del cranio e del muso. Nel Regno Unito, invece, l'associazione dei veterinari ha lanciato la campagna #BreedToBreathe (Alleva per respirare), che ha l'obiettivo di sensibilizzare alla selezione di cani più sani. Nel gennaio del 2022, infine, la Norvegia ha fatto divieto, con una sentenza unanime, di allevare Cavalier King Charles Spaniel e Bulldog Inglesi (anch'essi brachicefali), definendola come una scelta «non etica».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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