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6 Luglio 2022
13:46

Sette daini sono stati salvati nel Salernitano da un’oasi naturalistica privata

Sette daini sono stati salvati e sequestrati nel Salernitano da un'oasi naturalistica privata e portati all'interno della Foresta regionale Cerreta Cognole dove potranno vivere lontano dallo sguardo delle persone.

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daino

Sette daini sono stati sequestrati a Sessa Cilento, provincia di Salerno, dal Coordinamento Area Sanità Pubblica Veterinaria sotto l'egida dall'Asl Napoli 1 Centro.

I daini, tre maschi adulti e due femmine con i cuccioli, si trovano all'interno di un'oasi naturalistica gestita da un privato che però non aveva le autorizzazioni per detenere questo tipo di animali. Ciò ha dato vita all'operazione di sequestro frutto della collaborazione tra i servizi veterinari dell'Asl di Salerno e di Napoli, il Cras di Napoli, i Carabinieri Forestali Cites di Salerno e il Cresan, Centro Riferimento Regionale Malattie Animali.

Gli animali sono stati catturati dagli operatori attraverso la telenarcosi per garantire la sicurezza delle operazioni. Tutti gli individui spostati sono rimasti sotto il costante monitoraggio dei parametri vitali da parte dei veterinari fino al loro arrivo in una zona sicura.

daino monitoraggio

I daini al momento si trovano all'interno della Foresta Regionale Cerreta Cognole, un'oasi rifugio dove vengono accolti numerosi animali selvatici salvati e sequestrati. La Foresta, in quanto azienda regionale faunistica, accoglie numerosi animali frutto di sequestro o salvati da situazioni da abuso come daini, mufloni. Attualmente accoglie anche diversi bovini frutto di sequestro, oltre agli ormai onnipresenti cinghiali.

All'interno della Foresta si trovano anche due rari daini bianchi sequestrati un anno fa nel Casertano sempre ad un privato.

In Italia i daini rappresentano infatti una specie alloctona, estranea all'ecosistema locale. Nei luoghi in cui sono stati introdotti, come ad esempio nel Parco nazionale del Circeo, si sono dimostrati molto dannosi sia per la fauna che per la flora locali, tanto da essere stati al centro di diverse campagne di depopolamento volte a limitarne la diffusione.

Nel rifugio regionale, invece, i daini avranno l'occasione per vivere in libertà all'interno di un contesto in cui possano muoversi liberamente, lontano dalle persone, e senza arrecare danno all'ecosistema essendo il Parco delimitato.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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