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4 Ottobre 2023
16:00

Sette cuccioli per la femmina di riccio salvata. Il Centro Recupero La Ninna prosegue la lotta contro il cantiere

Bellissima notizia dal Centro recupero Ricci di Novello, in provincia di Torino: una delle tre femmine salvate dal cantiere in via Druento, dove animalisti e ambientalisti sono riusciti a fermare le ruspe che avrebbero decretato la morte di almeno 40 ricci, ha dato alla luce i suoi cuccioli.

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C’è molto entusiasmo al Centro Recupero Ricci “La Ninna” di Novello, in provincia di Torino: una delle tre femmine salvate dal cantiere in via Druento, dove animalisti e ambientalisti sono riusciti a fermare le ruspe che avrebbero decretato la morte di almeno 40 ricci e di una colonia felina di 30 gatti, ha dato alla luce i suoi cuccioli.

«Stamattina abbiamo avuto una bellissima sorpresa – scrivono sui social i volontari del Centro – Vi ricordate le tre femmine salvate dal cantiere in via Druento a Torino? Allora, una gravida l'abbiamo liberata assieme ad altri quattro maschi nel parco della Mandria. La seconda era molto piccola e infatti è risultata vuota all'ecografia. Così come la terza, anche se il dubbio che avesse partorito prima della cattura lasciando i cuccioli a morire lo avevamo. E invece… La sorpresa, ha partorito: e i cuccioli sono sette».

Secondo gli operatori probabilmente si era appena accoppiata quando era stata presa e la gravidanza era troppo precoce per essere rilevata all'ecografia. Quindi finora, i salvataggi dal cantiere sono stati 13, più da oggi 7, ovvero 20 ricci dallo sterminio che vogliono mettere in atto per smantellare l’ex area industriale Veglio per realizzare appartamenti di housing sociale.

Un risultato strepitoso che dice tante cose, spiegano dal Centro: «La prima tra tutte è che avevamo ragione a insistere per avere più tempo per il recupero dei ricci. Il comune, infatti, ci ha lasciato l'area boschiva di mezzo ettaro a ridosso delle mangiatoie dei gatti, a disposizione ancora per due mesi, per cui abbiamo ancora la possibilità fino a fine novembre di salvare le cucciolate tardive. Si tratta di una concessione pazzesca se pensate che a metà agosto non volevano fermare il cantiere nemmeno per un giorno!! Una grande vittoria per tutti noi!!! Un pezzo di natura salvato! Un grande grazie a tutti i volontari, i funzionari della Città Metropolitana e anche all'amministrazione comunale. Questa collaborazione con le istituzioni è un esempio di civiltà. Ora dobbiamo far capire ai nostri governanti che è tempo di investire nel verde e non nel mattone! BUONA VITA PICCOLINI…».

Gli altri ricci salvati, nel frattempo scaldano i motori e via via che riprendono le forze, tornano ad essere pronti a riacquistare la libertà e a scorrazzare di nuovo nei prati assieme agli altri, finalmente, nella speranza che il tempo sia clemente e che non si mettano più nei guai, anche se, si sa, vivere vicino all'uomo è quasi sempre pericoloso.

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Simona Sirianni
Giornalista
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