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6 Ottobre 2023
14:00

Serpenti, pappagalli e altri animali sfruttati come “mascotte” per le foto: sanzioni a Cinecittà World

Dopo la richiesta di intervento da parte della Lav, allertata da un cittadino che ha prodotto materiale a testimonianza di quanto riferito, i carabinieri Cites di Roma hanno effettuato un sopralluogo sanzionando gli organizzatori di queste iniziative.

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pappagallo Ara ararauna
Ara ararauna

Sono scattate le prime sanzioni, a Cinecittà World, relative allo sfruttamento di animali selvatici come serpenti, rapaci e pappagalli costretti a “posare” per foto a pagamento con i visitatori del parco divertimenti a tema cinematografico di Roma.

Dopo la richiesta di intervento da parte della Lav, allertata da un cittadino che ha prodotto materiale a testimonianza di quanto riferito, i carabinieri Cites di Roma hanno effettuato un sopralluogo sanzionando appunto gli organizzatori di questa attività per mancanza di adeguate certificazioni per le specie esibite.

«Il sostegno delle associazioni e dei cittadini comuni è un grande aiuto a monitorare ed incoraggiare il lavoro vitale delle forze dell’ordine – è stato il commento della Lav – Solo lavorando tutti insieme nelle attività quotidiane si può garantire la legalità e denunciare casi di maltrattamento animale. Ricordiamoci sempre davanti a queste iniziative che nessun animale merita la sofferenza per un pugno di selfie e per il nostro "divertimento”».

Come detto, il caso era stato sollevato dalla Lav a settembre, quando all’associazione sono arrivati foto e video che ritraevano persone che posavano con addosso serpenti, pappagalli e rapaci – specie protette dalla Convenzione di Washington – appoggiati intorno al collo o sulle braccia, nel pieno di giornate estive in cui le temperature sfioravano i 30 gradi. Animali che, sempre secondo le testimonianze arrivate alla Lav, sarebbero detenuti sotto piccole tettoie o in terrari, senza chiaro riparo dalla vista, afferrati da specifici addetti che li estrarrebbero per fare le foto, anche con possibili pericoli per l’incolumità pubblica, sottoposti allo stress di essere esposti come fenomeni da baraccone.

«Oltre alle potenziali irregolarità collegate al commercio di specie esotiche regolamentato dalla Cites, trasposte in Italia dalla legge del 7 febbraio 1992, n. 150 – fanno sapere dalla Lav – abbiamo anche constatato che il Regolamento del Comune di Roma del 2005 vieta “su tutto il territorio qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato effettuato con o senza scopo di lucro che contempli, in maniera totale o parziale l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche”. Inoltre, l’articolo 8 ribadisce l’importanza di garantire agli animali detenuti l’alternanza naturale del giorno e della notte».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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