Stava gironzolando tranquillamente nella cucina di un’abitazione a Lecce. Sul pavimento chiaro appariva subito visibile la corporatura slanciata e il disegno tipico della specie. Un colubro leopardino, un serpente non velenoso della famiglia dei colubridi, è stato recuperato a Lecce dalle Guardie Zoofile del Nogra. L’episodio è avvenuto lo scorso venerdì in pieno giorno.
A lanciare l’allarme è stato il proprietario di casa che improvvisamente si è ritrovato in casa l’insolito ospite. La persona ha subito contattato i Vigili del Fuoco che, trovandosi impossibilitati a intervenire tempestivamente, hanno chiesto il supporto del Nogra: «Siamo andati a casa di questa persona e c’era questo colubro, presumibilmente entrato dal giardino – ha spiegato a Kodami Gianluca Greco, responsabile provinciale del Nogra di Lecce – l’abitazione si trova in zona Leuca, si tratta di un’area residenziale. Subito dopo il recupero lo abbiamo messo in sicurezza e consegnato al Rettilario del Cras di Calimera per i dovuti controlli sulla sua salute affinché possa essere rimesso in libertà».
Qualora un esemplare di questa specie si senta minacciato è più probabile che si dia alla fuga anziché attaccare: «Non è un serpente velenoso – continua a dirci la guardia zoofila – non bisogna preoccuparsi laddove se ne veda uno. Magari è opportuno stare attenti perché, in casi estremi, potrebbe mordere ma solo perché spaventato. Quando ci si ritrova di fronte un serpente bisogna avvisare i Vigli del Fuoco o il personale specializzato per recuperarlo. Non bisogna assolutamente ucciderlo. Questo vale per i colubri come per gli altri serpenti. Tra l’altro parliamo di una specie protetta la cui presenza è segnalata nella zona».
Solo pochi giorni fa era stato trovato un biacco in un’abitazione di Canosa, anche in quel caso prontamente recuperato da personale specializzato. Il problema è che, spesso, questi serpenti vengono confusi con altre specie velenose, come le vipere. Riconoscere le differenze è meno complicato di quanto si possa credere. La cosa importante, in ogni caso, è non farsi prendere dal panico. L'unica decisione da prendere è lasciare intervenire operatori competenti: eviteranno che a farne le spese, per un eventuale gesto avventato, possano essere tanto le persone quanto l’animale.