Un serpente del grano è stato trovato in strada a Genova. Probabilmente l'animale è scappato da un'abitazione privata dato che questa specie non è presente in natura in Italia. L'annuncio è stato pubblicato ieri pomeriggio, mercoledì primo febbraio, dal Centro recupero animali selvatici di Campomorone gestito dall'Enpa di Genova.
Il rettile strisciava in strada, in via Storace nel popoloso quartiere di Sampierdarena, e ha fatto sobbalzare diversi passanti che, superato lo stupore, hanno chiamato la Polizia locale. I Vigili si sono messi d'accordo con il Cras per il recupero e il trasferimento.I serpenti sono animali selvatici mai domesticati dall’uomo e, nonostante debbano rimanere in natura, c’è chi li costringe in teche e terrari, l'ipotesi dei volontari è quindi che l'animale possa essere scappato per errore dalla teca magari durante la pulizia della vasca ma non sarebbe neppure il primo caso di abbandono di serpenti.
Anzi, l'estate scorsa proprio a Genova si era parlato di "giungla urbana" dopo il rilascio in strada di una serie di Boa constictor, della scoperta di un altro rettile nel giardino di un negozio in pieno centro e di un serpente gatto in porto. Per nessuno di questi casi alcuna persona di riferimento dei rettili si era fatta avanti e i serpenti si trovano ora dislocati in centri delle Regione adatti ad accoglierli.
«Date le piccole dimensioni confidiamo che sia scappato erroneamente a qualcuno – scrivono sui social dal Cras – il proprietario è invitato a contattarci il prima possibile per avviare le pratiche della restituzione». Ma al momento nessuno si è ancora fatto vivo.
Purtroppo il serpente del grano (Pantherophis guttatus) è tra le specie di rettili più commerciate nel nostro Paese ma è originario dell'America. Apparentemente somiglia al serpente testa di rame (Agkistrodon contortrix) che è velenoso e per questo viene erroneamente ucciso. Non bisogna però farsi trarre in inganno: la serpe del grano non è velenosa ed è piuttosto innocua.
Questi animali, oltre ad essere molto belli, sono anche utili all'uomo. Il loro nome, infatti, deriva dal fatto che spesso possono trovarsi nei granai delle fattorie in cerca di succulenti roditori per cibarsi, aiutando quindi, a tenere sotto controllo le popolazioni di questi mammiferi.