Sequestrato un allevamento abusivo nel Casertano. All'interno della struttura di Valle Agricola, totalmente illegale, c'erano 23 ovini adulti, tutti non registrati all’Asl né inseriti all'interno della Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe.
Gli animali sono stati subito portati via dalle Forze dell'Ordine e affidati all’Azienda Demaniale Regionale “Foresta Cognole”, un'oasi-rifugio nel Salernitano dove vengono accolti numerosi animali selvatici e domestici salvati da situazioni di abuso oppure, come in questo caso, oggetto di sequestro.
Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Alife con il supporto dei medici veterinari dell’Asl del Distretto Matesino “Area A”, i quali hanno accertato lo stato di salute degli animali e verificato anche i possibili rischi per le persone che vivono sul territorio.
«Gli allevamenti abusivi – hanno spiegato i militari – costituiscono una fonte di pericolo per la pubblica incolumità in quanto non sono sottoposti alle periodiche obbligatorie profilassi di Stato da parte dell’Asl». Tenuti in queste condizioni, gli animali «potrebbero veicolare, attraverso il consumo del latte e delle carni prodotte, delle pericolose zoonosi all’uomo, come la brucellosi, nonché mettere a rischio il patrimonio zootecnico nazionale».
Immediatamente quindi il gregge è stato sottoposto a sequestro amministrativo per motivi sanitari mentre l'allevatore ha ricevuto una sanzione amministrativa di oltre 70mila euro per omessa registrazione di allevamento e degli obblighi di identificazione individuale dei capi allevati.
Le zoonosi sono malattie che si trasmettono dagli animali all'essere umano. La trasmissione può avvenire per contatto diretto con l’animale o con parti di esso, oppure indirettamente tramite organismi intermedi definiti “vettori”. Anche se una delle malattie più antiche conosciute dall'uomo è proprio una zoonosi, cioè la rabbia, la riflessione collettiva su queste malattie è iniziata solo con l'avvento della pandemia da Covid-19.
I luoghi in cui queste malattie prolificano sono proprio gli allevamenti intensivi o abusivi, dove gli animali vengono tenuti in situazioni di stress e in spazi molto ridotti o in condizioni igieniche precarie. Questi contesti favoriscono la nascita di nuove infezioni, a beneficio del virus. Più un virus si ricombina, infatti, passando da un individuo all'altro, più probabilità ha di creare nuove chimere, capaci di compiere il temuto salto di specie.
Agire per evitare il verificarsi di situazioni di illegalità o non eticità è quindi il primo passo per prevenire danni agli animali e alle persone. Solo riconoscendo che la salute e il benessere delle persone, degli animali e degli ecosistemi sono indissolubilmente connessi e interdipendenti è possibile evitare o ridurre l'incidenza delle zoonosi nelle nostre comunità, in Italia e in tutto il mondo.