Oltre 3 mila metri quadrati in cui erano stanziati insieme rifiuti e animali destinati al macello: è questo che si sono trovati davanti gli agenti della Reparto Tutela ambientale di Napoli durante un blitz a Scampia.
La scoperta è stata fatta nel corso dei controlli disposti dal piano per il contrasto all'abbandono e all'incendio di rifiuti speciali nella Terra dei Fuochi. Le unità sul campo non sono nuove a iniziative volte allo smantellamento di discariche abusive, tuttavia quello che si sono trovati davanti durante il blitz alla periferia di Napoli è forse ancora peggiore: gli agenti hanno scoperto numerose specie di animali domestici e da cortile tenuti in baracche poco distanti da un piazzale dove era stanziata una grande quantità di scarti e rifiuti di vario genere.
Senza soluzione di continuità, nei medesimi spazi veniva praticato l'allevamento e la macellazione degli animali, soprattutto capre, circondati da una grande quantità di rifiuti anche speciali.
Una vera e propria bomba sanitaria alla periferia di Napoli perfettamente organizzata: oltre ai ricoveri di fortuna per i centinaia di animali detenuti, erano presenti anche due erogatori di carburante agricolo non in norma.
Il rischio di una simile impresa abusiva è quello della zoonosi: malattie che dall'animale possono essere trasmesse all'uomo attraverso contatto diretto oppure tramite parassiti.
Insieme alla Polizia è intervenuto anche il personale del servizio veterinario Asl Napoli 1 del presidio ospedaliero del Frullone che hanno recuperato gli animali provvedendo ad eseguire il sequestro sanitario. Ora le capre e tutte le altre specie saranno trasferite in una struttura idonea e valutate dai medici veterinari designati dall'Asl.
Il gestore del posto è stato denunciato per le violazioni al Codice dell'ambiente e per la gestione illecita di carburanti, nonché per le condizioni di degrado in cui erano tenuti gli animali.
In foto le immagini dell'operazione a Scampia