Sei cittadini indiani sono stati arrestati all'aeroporto di Bangkok-Suvarnabhumi in Thailandia dagli agenti della dogana, perché trovati in possesso di alcune specie di animali, tra cui un panda rosso, in via d'estinzione. Come molte altre specie, il panda rosso è in pericolo d’estinzione perché le foreste in cui vive vengono continuamente depredate dalle attività di deforestazione, divenendo così sempre più piccole ed isolate.
Ma all'interno delle otto valigie c'erano anche 21 serpenti, 29 camaleonti, 15 uccelli, 7 draghi di Komodo, 4 scinchi [pesci delle sabbie n.d.r.], 2 scoiattoli dagli occhi rossi, 2 tamarini edipo [scimmie n.d.r.], 2 pesci, 1 cusco orsino di Sulawesi [marsupiale n.d.r.], 1 ratto, 1 rana. In totale 87 animali esotici sequestrati.
Quando gli operatori dell'aeroporto hanno avviato i controlli all'interno dei bagagli, gli animali sono stati ritrovati ristretti in piccoli spazi per eludere la sicurezza. La maggior parte degli animali era rinchiusa in scatole di plastica, i serpenti arrotolati in sacchetti di stoffa e il panda rosso rinchiuso in un piccolo cestino di vimini.
L'intento era di trasportali verso la città di Mumbai, in India, al fine di venderli al mercato nero. Ma fortunatamente il viaggio per i sei sospettati e gli animali è stato stroncato sul nascere. Ora i trafficanti rischiano di trascorrere fino a 10 anni dietro le sbarre.
La Thailandia è un importante snodo di transito per i contrabbandieri di fauna selvatica. Gli animali vengono solitamente venduti in Cina e Vietnam, ma l’India è diventata un mercato in crescita.
Nel paese esiste una politica rigorosa da parte del Dipartimento delle dogane per prevenire e reprimere i crimini legati alle importazioni illegali. «L'esportazione di merci soggette a tasse, merci illegali e merci vietate deve essere limitata» ha affermato in una conferenza stampa Theerat Attanawanit, direttore generale del dipartimento doganale. Pertanto, ha esortato i funzionari ad aumentare il rigore nei controlli sulle importazioni e sulle esportazioni.