Sequestrati 172 oggetti d’avorio al Mercanteinfiera di Parma

Dal pettine allo scettro della Chiesa, fino a tantissimi oggetti e oggettini tutti pronti per la vendita. I Carabinieri hanno portato via dalla manifestazione Mercanteinfiera di Parma 172 oggetti in avorio. Sono partite le denunce per 11 persone, che ora dovranno rispondere del reato di commercio illecito di questi prodotti.

I militari sono arrivati all’esposizione in forze: c’erano quelli del Nucleo Carabinieri Cites di Modena, di Bologna e Forlì-Cesena, quelli del Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, del Nipaaf del Gruppo Carabinieri Forestale di Parma e di Modena.

Il valore del materiale posto sotto sequestro supera i 200.000 euro: tra gli oggetti sotto i riflettori delle forze dell’ordine, uno scettro ecclesiastico intarsiato in vendita a 40.000 euro, una marotte da giullare a 15.000 euro, un pettine in avorio lavorato a 4.000 euro, una zanna lavorata a 15.000 euro e poi numerose sculture in avorio, crocifissi e oggetti di vario genere per valori dai 100 a oltre 6.000 euro.

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Secondo gli investigatori, i pezzi d’antiquariato sequestrati, derivanti dalle zanne di elefante, non avrebbero avuto la documentazione necessaria per la detenzione e la vendita. Per questa pena (se dovesse essere confermata da un giudice) è previsto l’arresto da 6 mesi a 2 anni con un ammenda da 15.000 a 150.000 euro

L’avorio è tutelato dalla Cites, la Convenzione di Washington che disciplina il commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione. Nel dicembre 2021 l'Unione europea ha inasprito le proprie norme sul commercio di avorio, prevedendo l’obbligo di certificato Cites per il commercio di tutti gli oggetti in avorio, anche per gli oggetti realizzati prima del 1947 che potevano essere commercializzati con una semplice perizia o documentazione che ne attestasse la qualifica di oggetto antico.

La Cites è entrata in vigore in Italia nel 1980 ed è attualmente applicata da 183 Stati. La Convenzione di Washington rappresenta oggi uno dei più importanti strumenti normativi internazionali per garantire la conservazione della biodiversità del nostro pianeta, rendendo sostenibile il commercio di oltre 35.000 specie tutelate. A causa dei bracconieri, secondo uno studio scientifico, gli elefanti stanno crescendo senza zanne.