Una tartaruga di specie Testudo graeca è stata sequestrata al porto di Palermo dalla Guardia di Finanza con i funzionari dell'Agenzia dogane e monopoli. Il sequestro è avvenuto durante lo sbarco dei mezzi e dei passeggeri dalla motonave proveniente da Tunisi nel corso dei controlli svolti nell'area extra Schengen.
L'animale è stato introdotto nel territorio italiano in violazione della normativa a tutela della flora e della fauna a rischio di estinzione. La testuggine greca, che ha sia una sottospecie italiana che una tunisina, è infatti considerata vulnerabile dalla IUCN, l'Unione internazionale per la conservazione della natura, e per questo la sua movimentazione è attentamente regolata dalle leggi internazionali.
I militari hanno denunciato il responsabile dell'importazione illegale all'autorità giudiziaria, in attuazione della Convenzione Cites, lo strumento normativo internazionale che regola la movimentazione, la detenzione e il commercio di circa 35mila specie, testuggini comprese.
Come segnalato anche dall'Interpol, il traffico illecito di animali selvatici cresce costantemente e a farne le spese sono soprattutto i rettili, vittime di commerci transnazionali. In cima alla lista ci sono proprio le testuggini, accolte nelle case quando sono di piccole dimensioni e abbandonate appena iniziano a crescere.
La testuggine sequestrata a Palermo, però avrà un destino diverso: è stata affidata alle cure della Riserva naturale di Bosco Ficuzza (Palermo) che valuterà se ci sono le condizioni per rimetterla in libertà, nel caso si tratti di una sottospecie italiana, oppure continuare ad accudirla all'interno del Centro di recupero.