Brachionichthys hirsutus è una di quelle curiose specie di pesci diventate famose come "pesci con le mani". I membri della famiglia dei brachionittidi possiedono infatti pinne pettorali e pelviche adattate per spostarsi sul fondo marino e preferiscono "camminare", anziché nuotare.
Questi pesci vivono esclusivamente tra le acque che bagnano l'Australia e, purtroppo, sono anche tra gli animali a maggior rischio estinzione del pianeta. Anche per questo, i ricercatori dell'Australia's National Science Agency (CSIRO) hanno deciso di sequenziare per la prima volta il genoma completo di questa specie, con la speranza che il DNA possa fornire nuove preziose informazioni per salvare i pesci "con le mani" dall'estinzione.
Conosciuto anche come "pesce con le mani maculato", secondo gli esperti che studiano e monitorano la popolazione di B. hirsutus, ne sono rimasti meno di 2.000 individui, tutti concentrati nell'estuario del fiume Derwent, in Tasmania. La specie è quindi letteralmente a un passo dall'estinzione, minacciata soprattutto dalla pesca industriale, dal surriscaldamento del mare, dallo sviluppo costiero e dall'arrivo di specie aliene invasive.
Gli scienziati sono riusciti a decodificare per la prima volta il suo DNA partendo da una piccola quantità di materiale genetico, per altro di scarsa qualità, utilizzando un protocollo altamente tecnologico e ancora poco utilizzato.
Lo hanno fatto grazie a un individuò morto in cattività, che si spera possa contribuire a salvare la sua stessa specie. Leggere le informazioni custodite all'interno del DNA, può infatti aiutare a svelare segreti della biologia, della fisiologia e delle debolezze che rendono difficile tutelare questi animali.
Le specie marine sono infatti notoriamente difficili da studiare al livello genetico, per cui questo traguardo fornisce per la prima volta una base per comprendere l'espressione genica e la storia evolutiva di questa iconica specie. Queste informazioni si spera poi possano aiutare a sviluppare nuove e più efficaci strategie di conservazione per scongiurare l'estinzione di questi pesci classificati come "In pericolo critico" dalla IUCN.
Parallelamente, lo sviluppo di queste nuove tecnologie può aiutare molti altri scienziati a sviluppare nuovi e più rapidi protocolli di mappatura genetica potenzialmente applicabili anche a tante altre specie minacciate. Uno dei maggiori pericoli che affrontano gli animali oggi è infatti la scarsissima variabilità genetica. Quando le popolazioni sono numericamente così ridotte, gli individui sono costretti ad accoppiarsi tra loro, con conseguente abbassamento della diversità genetica ed esemplari tutti molto simili tra loro. Tutto ciò, rappresenta un serio problema per il futuro di questi animali, poiché anche una semplice malattia o un singolo evento ambientale estremo, possono spazzare via intere popolazioni.
Riuscire quindi a sequenziare più rapidamente il DNA partendo da materiale di scarsa qualità, come in questo caso, può accelerare questi processi e offrire una nuova possibilità di salvezza a tantissime specie animali a rischio. Il primo genoma completo di Brachionichthys hirsutus è disponibile per tutti nella banca dati del National Center for Biotechnology Information. Condividere queste informazioni, aiuterà così molti altri scienziati a partire da qui e a costruire una conoscenza e una consapevolezza sempre più robusta su questa specie. Anche così si arresta la crisi della biodiversità che sta devastando la vita sul nostro pianeta.