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7 Gennaio 2024
16:00

Sequenziato il genoma di un cetriolo di mare che vive in una sorgente idrotermale

Gli scienziati hanno sequenziato il genoma completo del primo cetriolo di mare che vive nei pressi di una sorgente idrotermale.

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Foto da Wikimedia Commons

Gli scienziati del Sanya Institute of Deep-sea Science and Engineering, istituto di ricerca cinese, hanno sequenziato il genoma di una particolare specie di cetriolo di mare che vive in uno degli ambienti più ostili e improbabili dell'oceano: il cratere di una sorgente idrotermale sottomarina. Questa specie, Chiridota heheva, appartiene al gruppo delle oloturie e sembra essere resistente non solo alle alte temperature ma anche a grandi concentrazione di zolfo, metano e CO2, oltre che a concentrazioni davvero basse del pH.

Lo studio sarà presto pubblicato sulla rivista GigaScience e consentirà agli scienziati di capire meglio come queste forme di vita riescono a sopravvivere a condizioni davvero proibitive. Questi echinodermi devono infatti interagire anche alla forte pressione idrostatica, dovuta alla elevata colonna d'acqua soprastante, e alla oscurità perpetua che non permette agli organismi fotosintetici di crescere e produrre così cibo. Fortunatamente però, questo cetriolo di mare gode della convivenza di altri organismi estremofili, che riescono a trarre nutrimento dalle molecole rilasciate dalle sorgenti terminali, come i batteri, varie specie di vermi, lumache e crostacei, tra cui granchi e gamberetti.

Questa specie è stata trovata sul fondo dell'Oceano Indiano, a circa 2.428 metri di profondità nel bacino di Kairei, a km di distanza dalla costa più vicina. Per compiere questa scoperta, gli esperti hanno dovuto usare un sottomarino e un ROV, esplorando con attenzione i bordi del cratere da cui fuoriesce l'acqua termale.

Seppur non sia il primo caso di sequenziamento completo del genoma di un'oloturia, è la prima volta che la ricerca riesce ad analizzare il DNA di una specie estremofila che vive vicino a una bocca idrotermale: con questo termine gli scienziati indicano gli organismi che sopravvivono a condizioni di vita molto difficili, proibitive per la maggioranza degli esseri viventi presenti sulla Terra.

Il sequenziamento ha anche permesso di osservare come il genoma di questa specie presenta un DNA particolarmente ricco di geni che collaborano nella riparazione stessa del materiale genico. Questo aspetto è molto importante per una specie abituata a vivere in zone molto calde, dove il calore può danneggiare letteralmente i legami fra le varie basi del DNA, favorendo la comparsa di nuove e potenzialmente letali mutazioni.

Nello specifico, queste sequenze sono coinvolte nella produzione delle proteine anti-shock e dei vari enzimi usati per la riparazione del DNA, oltre che alla regolazione del metabolismo del ferro e di altri processi, che consentono alle cellule di Chiridota heheva di abbassare il rischio di avvelenamento e d'intossicazione.

Gli scienziati sono ora intenti a recuperare nuovi fondi per compiere così ulteriori studi sia sui cetrioli di mare che sulla fauna unica che abita le sorgenti termali. Prima però di partire per nuove spedizioni, attendono che il loro articolo venga finalmente pubblicato, dopo essere stato accettato alla fine dello scorso novembre.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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