video suggerito
video suggerito
30 Maggio 2022
12:18

In Italia si importano 3 milioni di animali esotici ogni anno

Sono almeno tre milioni gli animali esotici che ogni anno entrano nelle case degli italiani. Un mercato in forte crescita e che l'Italia sta cercando regolamentare in maniera più stringente, poiché tocca aspetti legati al benessere animale, alla salute pubblica e alla conservazione della natura.

174 condivisioni
Immagine

Sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono di convivere con animali esotici, soprattutto come effetto della pandemia. Il lockdown e l'isolamento hanno fatto crescere il desiderio di adottare animali da compagnia, ma spesso cani e gatti non sono più la prima scelta che si sposta verso serpenti, camaleonti, suricati e altri animali esotici.

«Si stima vi siano circa 500 milioni di animali esotici in Europa e che in Italia se ne importino in media 3 milioni l’anno. Il mercato è molto cresciuto negli ultimi anni, incluso quello illegale. Producono un fatturato enorme ma ci sono rischi da non sottovalutare, incluse zoonosi e batteri resistenti». Ha spiegato Aldo Grasselli, segretario nazionale del Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica (SIVeMP).

Nei giorni scorsi c'è stata infatti un'audizione alla Camera, dove sono all'esame nuovi Decreti Legislativi sulla salute animale e non solo. Il passaggio di patogeni dagli animali all'uomo c'è sempre stato, tuttavia negli ultimi decenni abbiamo visto come questo rischio sia sempre più concreto, e non solo per il SARS-CoV-2 e la COVID19. Aviaria e vaiolo delle scimmie sono infatti tornati a preoccupare e fare notizia ormai quotidianamente.

Video thumbnail

Il mercato di animali esotici, inclusi uccelli, rettili, mammiferi e pesci tropicali, è cresciuto esponenzialmente negli ultimi 15 anni così come il rischio di zoonosi, che come confermano diversi studi sarà sempre più alto a causa delle devastazioni ambientali e dell'aumento delle temperature globali.

Un concetto che ha spiegato a Kodami il giornalista e scrittore scientifico David Quammen: «Quando sentiamo parlare di un nuovo Coronavirus che si diffonde, dobbiamo sapere che in realtà lo è per la nostra specie e allora, di conseguenza, dovremmo domandarci da dove arriva. La risposta è: da altre creature che non erano in contatto con noi, vivevano nel loro habitat, in posti remoti dove l'uomo è però arrivato».

Video thumbnail

Tutto ciò comporta seri rischi, soprattutto per chi acquista animali per via non legali ed è anche per questo motivo che nel dibattito pubblico si è tornato a parlare di esotici, benessere animale e sicurezza pubblica.

Alla luce anche di queste considerazioni, il Parlamento italiano ha scelto di regolamentare in maniera più stringente il commercio degli animali esotici. Nel corso di un dibattito parlamentare è intervenuto anche il ministro della Salute Roberto Speranza: «Faremo una white list di animali che potranno continuare ad abitare con le famiglie italiane perché considerati "da compagnia"». Ci saranno però anche misure di controllo e sorveglianza più stringenti, per garantire il benessere animale e soprattutto per disincentivare il mercato nero.

Immagine
Pappagalli sequestrati in Brasile dalla polizia

Come ha confermato l'ultimo rapporto Rapporto Assalco-Zoomark 2022 l'Italia è il secondo paese in Europa per numero di animali in famiglia, tra cui tantissime specie esotiche. Anche per questo la nuova legge sulla detenzione e l'importazione ha fatto molto discutere e storcere il naso a chi con queste specie ci vive o lavora.

Di recente è nato infatti il coordinamento #esoticimafamiliari, frutto di una campagna nazionale sostenuta dal senatore Luca Briziarelli, che ha sottolineato come gli animali esotici da compagnia debbano essere tutelati e difesi, nel rispetto di regole ma senza divieti ideologici o assoluti.

Ci sono poi anche risvolti etici e conservazionistici legati all'acquisto e alla detenzione di specie esotiche. Spesso chi compra un "semplice" pesce rosso o una testuggine d'acqua dopo un po' se ne stanca e finisce per "buttarli via" in natura. Questo genera disequilibri negli ecosistemi naturali che sono una delle principali cause di perdita di biodiversità ed estinzione di specie autoctone. Le specie "aliene" esotiche spesso rimpiazzano quelle locali, portano nuovi patogeni oppure finiscono per mangiare senza limiti qualsiasi cosa capiti a tiro.

Immagine
Le testuggini americane acquistate come animali da compagnia son ostate liberate in natura e sono ora tra le specie più invasive e dannose al mondo

Per cui la "questione esotici" è diventata un tema non solo centrale ma potremmo dire prioritario. Ci sono in ballo questioni etiche e legate al benessere animale, ma anche risvolti indissolubilmente collegati alla salute pubblica e all'emergenza di nuove zoonosi, anche in funzione del concetto di One Health.

E per finire, non meno importante, ci sono tutti gli aspetti legati alla conservazione delle specie e alla salvaguardia degli ecosistemi. La nuova normativa sul commercio e la detenzione di animali esotici dovrà tenere conto di tutti questi aspetti.

Avatar utente
Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social