Qualche giorno fa il soccorso da parte dell’Enpa Milano di una volpe investita a Novate Milanese aveva provocato una grande paura e preoccupazione nei volontari che erano corsi a recuperarla. Quando erano arrivati sul posto, l’animale giaceva immobile a bordo strada come morto e dalle sue condizioni nessuno avrebbe mai immaginato che dopo cinque giorni di cure sarebbe stato talmente bene da essere liberato. Cosa che, invece, è avvenuta proprio oggi.
«Vi ricordate della volpe investita a Novate Milanese qualche giorno fa? – hanno scritto i volontari nel loro aggiornamento quotidiano su Facebook sulle condizioni degli animali soccorsi – Quando è arrivata in sede eravamo tutti sinceramente preoccupati che potesse non farcela. Anche al CRAS di Vanzago inizialmente non si erano sbilanciati sulla sua prognosi. Ma per fortuna, alcuni dei soccorsi che non partono con i migliori auspici ci riservano invece delle belle sorprese… Nel giro di pochi giorni, infatti, la situazione è cambiata: l’animale ha ripreso vitalità e il veterinario lo ha finalmente dichiarato idoneo alla liberazione».
Una volta recuperata dalla strada le due operatrici Enpa erano tornate rapidamente al centro per far visitare la volpe quanto prima dai veterinari. Dalle radiografie non erano emerse fratture o lesioni ma l’animale, un giovane maschio, aveva quasi certamente riportato un trauma cranico che gli aveva iniziato a causare delle brutte crisi convulsive. Una volta stabilizzato, era stato poi trasferito al CRAS, ma senza grandi speranze sulla sua sopravvivenza.
«Sono giorni difficili quelli che stiamo vivendo in questo inizio d'anno – avevano scritto gli operatori nel loro quotidiano aggiornamento su Facebook sui recuperi effettuati – Purtroppo, dopo la scomparsa del falchetto Enzo anche le condizioni della volpe non promettono nulla di buono. Occuparsi degli animali in difficoltà è molto bello, ma così come riempie di grande felicità ogni volta che riusciamo a salvare le loro vite, allo stesso modo riempie di tristezza quando i nostri sforzi non sono sufficienti a farlo».
E, invece, dopo cinque giorni, è arrivata una grande gioia per tutti coloro che avevano tifato per la povera volpe: «Sicuramente hanno giocato a suo favore la giovane età e il pregresso buono stato di salute; senz’altro sono stati fondamentali i soccorsi tempestivi delle persone che l’hanno segnalata, delle nostre operatrici che sono riuscite a recarsi immediatamente sul posto, dei nostri veterinari che hanno praticato le prime cure, del personale del CRAS che ha proseguito con le cure e monitorato attentamente i progressi dell’animale. Lo sappiamo, nelle situazioni critiche il fattore tempo può davvero fare la differenza».
La volpe pertanto è tornata libera, ma dovrà stare molto attenta, perché i pericoli di investimento per gli animali selvatici sono un fenomeno con numeri in aumento e ogni anno muoiono o rimangono gravemente feriti milioni di loro a causa dell'impatto con le auto ad alta velocità. Quando, però, un animale viene investito c’è sicuramente una cosa che può fare la differenza per la sua sopravvivenza, ovvero l'assistenza e il soccorso immediato.
Anche perché, è sempre bene ricordarlo, l’omissione di soccorso a un animale investito accidentalmente, oltre ad essere un atto moralmente ed eticamente deplorevole, è anche un illecito amministrativo. Certo, è altrettanto importante non rischiare la propria incolumità nel tentare il recupero, soprattutto se si tratta di animali di medie o grandi dimensioni. In questi casi, la cosa giusta da fare è fermarsi e contattare il numero unico per le emergenze 112 che, in base alla situazione, attiverà il servizio di soccorso più idoneo.