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6 Maggio 2023
9:10

Sembrano serpenti trasparenti, ma sono sifonofori: avvistati nel Mar Ligure

Sembrano dei serpenti trasparenti, ma in realtà gli animali avvistati in Liguria sono una colonia di polipi altamente specializzati e parenti stretti della famosa caravella portoghese.

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Foto di Mario Ferraris e Valeria Vecchione da Varigotti

Sembrano dei serpenti trasparenti e senza consistenza, ma in realtà sono una colonia di polipi altamente specializzati. Arriva da Varigotti, nel Ponente ligure, la segnalazione della presenza di questi sifonofori della specie Forskalia edwarsi, animali che si trovano in tutte le regioni oceaniche del mondo. Sono parenti stretti della famosa caravella portoghese (Physalia physalis) che è estremamente urticante ma a differenza del celenterato, che pare possa essere anche mortale in alcuni casi, loro non sono così irritanti.

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Foto di Mario Ferraris e Valeria Vecchione da Varigotti

Nel Mediterraneo i sifonofori sono relativamente comuni, soprattutto nel Mar Ligure e nel Golfo del Leone, zone caratterizzate da acque abbastanza fredde, soprattutto nei mesi primaverili. «Si tratta di un organismo estremamente polimorfico in cui i polipi sono profondamente trasformati», spiega a Kodami il professore Giorgio Bavestrello, responsabile del laboratorio di zoologia marina nell’Università di Genova.

«Alcuni polipi chiamati "nectocalici" hanno forma di campane pulsanti e contribuiscono al movimento della colonia che si sviluppa lungo uno stolone, che può essere lungo anche 3 metri, con polipi dediti alla riproduzione e altri all’alimentazione». Come visto con le Velella velella, che anche quest'anno hanno ricoperto di un tappeto azzurro le coste della Liguria, il ciclo riproduttivo di questi organismi è estremamente affascinante.

«Avviene in mare aperto, le colonie sono dioiche, ovvero composte da organismi con sesso maschile e femminile, e le uova sono fertilizzate direttamente in mare e si sviluppano in una larva che, successivamente, costituisce una nuova colonia riproducendosi asessualmente». Nonostante l'aspetto non incuta certo timore, in realtà: «Si tratta di forti predatori di piccoli crostacei che catturano grazie a particolari cellule urticanti (cnidocisti). Come per altri animali che compongono il cosiddetto "plancton gelatinoso", sappiamo ben poco del ciclo naturale di questi organismi e, in particolare, dove si trovino nei lunghi periodi in cui non sono osservabili in superficie».

In questa primavera avanzata il mar ligure si è arricchito di numerosi organismi che fanno parte di questo plancton gelatinoso. «A cominciare dal 21 aprile – spiega sempre il professor Bavestrello – sono comparse presso la costa i banchi di diversi idrozoi, come la Velela velella che nella settimana successiva si è spiaggiata in massa su un lungo tratto di costa. In questi giorni sono stati ampiamente segnalati, invece, in tutto il ponente ligure le meduse Pelagia noctiluca caratterizzate da lunghi e sottili tentacoli che producono nei bagnanti dolorose ustioni. Assieme a esse sono presenti anche ctenofori del genere Beroe e Leucothea caratterizzati da otto serie di bande ciliate (cteni) grazie al battito delle quali l’animale si sposta nell’acqua».

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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