Quando si parla di insetti e agricoltura, spesso si pensa subito ai danni che molte specie possono arrecare alle colture. Eppure, in natura esistono numerosi insetti che svolgono invece un ruolo fondamentale nella protezione delle piante, agendo come veri e propri alleati degli agricoltori. Tra questi, ci sono per esempio alcuni miridi, una famiglia di insetti che, pur essendo spesso confusi con le cimici per il loro aspetto e per la stretta parentela, danno invece una grossa mano all'agricoltura.
Cosa sono i miridi
I miridi (Miridae) sono una vasta famiglia di insetti emitteri, lo stesso ordine a cui appartengono le cimici, che conta oltre 10.000 specie distribuite in tutto il mondo. Questi piccoli insetti, di dimensioni generalmente comprese tra i 2 e i 10 millimetri, sono riconoscibili per il corpo allungato e le zampe posteriori molto sviluppate ma, a differenza delle cimici, possiedono antenne più lunghe e sottili e un apparato boccale pungente-succhiante, adatto sia a nutrirsi di piante sia a predare altri insetti, a seconda delle specie.
Molte specie di miridi sono fitofaghe, ovvero si nutrono di linfa e tessuti vegetali, ma altre sono invece voraci predatrici e svolgono un ruolo cruciale nel controllo biologico degli altri insetti dannosi per piante e orti. E tra i miridi predatori, una specie in particolare merita più attenzione delle altre: Nesidiocoris tenuis. Originario delle regioni mediterranee, questo piccolo insetto si è infatti rivelato un prezioso alleato per gli agricoltori, grazie alla sua capacità di predare efficacemente diversi insetti dannosi e non solo.
N. tenuis è un miride predatore che si nutre di piccoli insetti parassiti, acari e uova di altri insetti fitofagi, come i bruchi. Tra le sue prede preferite ci sono infatti le mosche bianche (Trialeurodes vaporariorum e Bemisia tabaci), noti "nemici" di molte piante coltivate e ornamentali. Questi piccoli insetti dannosi, infatti, possono causare gravi danni alle piante come pomodori e melanzane, sia per la sottrazione di linfa sia per la trasmissione di pericolosi virus. Ma oltre alle mosche bianche, N. tenuis si nutre anche di acari, bruchi e afidi, contribuendo a mantenere sotto controllo le loro popolazioni.
Perché i miridi sono essenziali per le piante
La presenza dei miridi come Nesidiocoris tenuis in giardino, nell'orto o tra i campi, può quindi ridurre significativamente la necessità di ricorrere a trattamenti chimici, proteggendo le piante e promuovendo un'agricoltura più sostenibile e rispettosa dell'ambiente e della biodiversità. Non è un caso, infatti, che questi insetti vengano utilizzati anche nella cosiddetta "lotta biologica" per contrastare la proliferazione di alcune specie dannose. Il ciclo vitale di N. tenuis è si adatta perfettamente sia alle condizioni ambientali delle serre e che a quelle delle coltivazioni all’aperto.
Le femmine depongono le uova all'interno dei tessuti vegetali, garantendo protezione alle uova stesse. Dopo pochi giorni, emergono poi le neanidi, che iniziano subito a predare piccoli insetti e acari. In poche settimane, le neanidi completano il loro sviluppo diventando adulti, pronti a continuare la loro caccia. L'aiuto offerto da N. tenuis in agricoltura non solo riduce l'impiego di pesticidi, ma promuove anche la biodiversità e la salute degli ecosistemi agricoli. Questo miride può essere infatti impiegato con successo per proteggere diverse colture, tra cui pomodori, peperoni, melanzane e tante altre.
La sua efficacia nel controllo degli insetti nocivi è acclarata, rendendolo uno degli insetti più apprezzati dagli agricoltori. Nonostante la somiglianza e la parentela con le cimici, i miridi, e in particolare Nesidiocoris tenuis, rappresentano una risorsa preziosa e una soluzione basata sulla natura per l'agricoltura sostenibile. La prossima volta che vedrete un piccolo insetto simile a una cimice sulle vostre piante, osservatelo con più attenzione: potrebbe trattarsi di un prezioso alleato, pronto a proteggere il vostro orto da insetti e altri piccoli invertebrati nocivi.