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27 Marzo 2023
17:06

Sei pulcini di folaga nuotano con la loro mamma nel Po in secca per la siccità

Da qualche giorno sei pulcini di folaga sguazzano insieme alla mamma nel fiume Po, ancora in secca per tremenda siccità che stiamo attraversando.

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Sulla terraferma appaiono piuttosto goffe, ma questo succede perché le loro vere qualità le mostrano negli ambienti acquatici dove si trasformano in abili nuotatrici e tuffatrici. Esattamente come stanno facendo insieme alla loro mamma nel fiume Po, dove sono apparsi da qualche giorno sei pulcini di Fulica atra, meglio conosciuta come folaga.

La loro presenza in realtà potrebbe sembrare strana, ma non lo è per nulla. L’habitat ideale di questo uccello stanziale, infatti, che vive in Europa centrale e orientale ma anche dall’Africa settentrionale fino alla Siberia e all'Australia, è rappresentato proprio da stagni calmi, terreni umidi e acque che scorrono lentamente con molte piante acquatiche e canne palustri.

Esattamente come è il fiume in questo complicato momento di siccità: con poca acqua che rende ancora più evidenti anche uccelli comuni come le folaghe. In questo genere di ambienti, infatti, questi uccelli acquatici possono trovare abbondanza di risorse alimentari con particolare riguardo a piante e molluschi. E così agli avventori che passeggiano sul lungofiume non può sfuggire, nel tratto compreso tra il ponte della Gran Madre e la zona in corrispondenza con piazza santa Giulia, la famiglia di folaghe che sguazza serenamente.

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Non solo per la presenza dei pulcini che come tutti i piccoli di animali attraggono l’attenzione, ma anche perché la discrezione non è esattamente il punto forte della folaga che è invece un uccello piuttosto rumoroso il cui repertorio vocale non ha nulla di musicale. Infatti, il suo non è un canto ma un richiamo dalle note molte dure. Solo in amore si addolcisce e nell'intimità della coppia, in primavera, è possibile udire scambi vocali più armoniosi.

Questo uccello acquatico appartiene ai rallidi, ma ha caratteristiche opposte: la famiglia di questa specie comprende prevalentemente uccelli che conducono una vita discreta e riservata, come le gallinelle d'acqua, i voltolini e le schiribille. La folaga, al contrario, conduce uno stile di vita tutto diverso dal loro.

È un uccello appariscente e molto vocale che non passa affatto inosservato e che così facendo, attira predatori come l'aquila di mare o l'astore, ma contro il pericolo sfrutta la sicurezza del numero facendo fronte comune e difendendo il gruppo dall'aggressore.

Inoltre, gli appartenenti alla famiglia dei rallidi non amano molto immergersi poiché preferiscono nutrirsi in superficie attraverso i terreni paludosi. Le folaghe, invece, hanno sviluppato delle capacità natatorie che consentono loro di muoversi sott'acqua in maniera molto abile.

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La specie, il cui areale è vasto e la popolazione costituita da milioni di individui, non è minacciata a livello globale. Tuttavia, in Europa, dopo un periodo di crescita, il trend è in calo. Si ritiene che la causa di questa decrescita sia stata la perdita o il degrado degli habitat, così come ovviamente la caccia.

La sua presenza nel Po, in ogni caso non deve sorprendere. Molte specie animali modificano la propria distribuzione in risposta al riscaldamento globale così come siccità e incendi modificano gli habitat e rendono più facilmente visibili o diffusi alcuni animali. E dove un tempo sarebbe stato più difficile avvistare una determinata specie piuttosto che un'altra, oggi non è possibile avere le stesse certezze.

Più certo è, invece, che la sopravvivenza di molti uccelli, costretti a modificare i loro comportamenti a causa dei cambiamenti climatici, sia in reale pericolo. Non tutti, infatti, potrebbero essere in grado di adattarsi alle nuove condizioni ambientali. E il rischio non è solo quello di vedere notevolmente ridotto il numero di esemplari nei prossimi anni, ma di non vedere proprio più determinate specie.

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Simona Sirianni
Giornalista
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