Sei cani, quattro adulti e due cuccioli, sono stati sequestrati ad Ostia dalle Guardie zoofile Ambientali Norsaa in un'operazione condotta con gli agenti della Polizia di frontiera di Fiumicino e dei cinofili della Polizia di Stato.
I cani sono stati trovati nella zona dell'Idroscalo all'interno dell'abitazione di un pregiudicato. L'uomo era stato arrestato due giorni prima nell'ambito di una operazione antidroga, e da quel momento i cani erano rimasti soli all'interno di un cortile tra feci e urina, come ha racconta a Kodami l'ispettrice del Norsaa Francesca Dal Monte: «Erano probabilmente usati come cani "da guardia", e pochi giorni fa sono riusciti a fuggire dal cortile in cui erano confinato e hanno aggredito e ucciso un cane e un gatto».
Una volta constatato lo stato in cui si trovavano gli animali, e la vita che avevano condotto, i cani sono stati sequestrati dagli operatori: «Abbiamo dovuto calmarli per prenderli, non erano aggressivi con noi ma è stata dura fare indossare il guinzaglio e mettere nelle gabbie per il trasporto alcuni di loro. Sicuramente si tratta di animali che per il loro passato hanno bisogno di attenzioni particolari da parte delle loro future famiglie», chiarisce Da Monte.
I cani sequestrati hanno caratteristiche che richiamano la fisionomia tipica dei Pitbull, razza oggetto delle attenzioni della criminalità fin dalla loro origine. Come hanno spiegato in un video la veterinaria Elena Garoni e l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio, entrambi membri del comitato scientifico di Kodami.
Purtroppo, nell'esperienza dell'ispettrice del Norsaa questa non è la prima volta che a Roma individui appartenenti a questa razza vengono salvati dagli ambienti degradati: «Operiamo su tutta Roma insieme alle Forze dell'ordine. Nella nostra esperienza sul campo Ostia, Tor Bella Monaca, e Torre Maura sono zone spaventose in cui il trattamento riservato agli animali è lo specchio di un profondo stato di disagio sociale. Spessissimo scopriamo maltrattamenti in ambito criminale, oppure salviamo cani da persone che, trovandosi in stato di povertà assoluta, non riescono a dare da mangiare agli animali».
A fare le spese di questo contesto sono le vittime senza voce per antonomasia: «Purtroppo agiamo spesso insieme ai servizi sociali, spessissimo troviamo animali e bambini in condizioni incompatibili con la vita e con il loro benessere».
I cani salvati a Ostia, pur essendo sotto sequestro, possono essere già adottati: «Immaginiamo per loro delle famiglie che abbiano già esperienza con questa razza e che abbiano tempo da dedicare loro. Ma soprattutto che non li vedano come strumenti, ma compagni con i quali condividere la vita», conclude Dal Monte.
Per informazioni sui cani sequestrati e la loro adozione scrivere all'indirizzo: info@norsaaguardiezoofileambientali.it