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20 Agosto 2024
15:39

Sei a spasso con il tuo cane e ne incontri un altro: ecco cosa devi fare

Per prima cosa, devi fare distinzione fra un incontro tra cani con o senza guinzaglio: il guinzaglio, infatti, spesso genera tensione, soprattutto se lo tieni teso. Anche il contesto e il momento esatto dell’incontro sono fondamentali per capire come comportarti. Ecco alcune situazioni e azioni da compiere.

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I cani sono animali sociali e in quanto tali hanno bisogno di incontrare i conspecifici. Ma c’è incontro e incontro e ogni occasione va gestita in maniera diversa.

Che sia in strada, al parco o nel bosco è frequente che il tuo cane, soprattutto se è un tipo socievole, possa incrociare e voglia conoscerne un altro. Ogni incontro è a sé, ma in linea generale riuscire a dare spazio all’interazione, inteso proprio come allargarsi fisicamente lasciando ai cani la possibilità di scegliere traiettoria e movimenti, è la cosa giusta da fare. Tanto poi dipende molto dal contesto e dall’individuo.

Importante è fare subito una distinzione fra un incontro tra cani con o senza guinzaglio: vi è una sostanziale differenza in termini di libertà di comunicazione perché il guinzaglio spesso genera tensione, soprattutto se lo tieni teso.

Anche il contesto e il momento esatto dell’incontro risultano fondamentali per un’adeguata interpretazione di ciò che potrebbe avvenire. Ecco alcune situazioni e azioni da compiere nel caso in cui cui il tuo cane ne incontri un altro.

Incontro sul marciapiede

Sono gli incontri che preferisco di meno, sconsigliati perché il più delle volte superflui o che facilmente portano a situazioni di tensione. Se entrambi o anche solo un cane è legato al guinzaglio (come deve essere per legge) il consiglio è di camminare – se possibile – allargando la tua traiettoria.

In questo modo si aiutano entrambi i cani a non trovarsi l’uno di fronte all’altro, atteggiamento che in natura non avrebbero e che comunque rappresenta un modo non gentile nel “galateo” canino di approcciare tra di loro. Evitare che il tuo cane finisca dritto contro un altro e viceversa significa dunque favorire una corretta comunicazione e allargarsi allontanandosi proprio senza entrare in contatto è molto spesso la scelta migliore soprattutto se sai che al tuo cane maschio, ad esempio, non piacciono i suoi simili che sono interi come lui. Lo stesso vale se hai una femmina che non ne vuole sapere di incontrare cagne perché non ama le interazioni con altre conspecifiche.

Ma anche se vivi con un cane particolarmente sereno e socievole, ricordati che l’altro potrebbe non esserlo. Questo è il motivo per cui consiglio di osservare da lontano, provare a comunicare con l’altra persona e tenere distanze con curve larghe prima di decidere se sia davvero il caso di fare un incontro al guinzaglio in città.

Se l’unico modo che ha il tuo cane per poter socializzare è in urbana al guinzaglio, c’è però qualcosa da rivedere nella vostra routine: ricordati che ha bisogno di esplorare e esprimere la sua gioia di vivere in natura.

Se invece vi si avvicina un cane senza guinzaglio il consiglio è quello di lasciare a terra quello del tuo cane, dandogli la possibilità di comunicare al meglio. Se ciò non fosse possibile, ricordati sempre di tenere il guinzaglio il più morbido possibile per evitare di creare tensioni e fraintendimenti tra i cani.

Incontro al parco/bosco

Per questo incontro ipotizziamo che ci si trova in un luogo consentito e entrambi i cani siano liberi dal guinzaglio.

Sono gli incontri migliori: in quanto ambientati in un contesto naturale e meno stressante, inoltre gli spazi sono ampi e i cani possono prendere tutte le distanze che desiderano, se lo desiderano. Le curve del rituale di incontro possono infatti essere sicuramente più larghe e il contesto permetterà ai cani anche di lasciare delle marcature per dirsi chi sono e cosa si aspettano l’uno dall’altro, ad esempio.

Una persona a spasso con il proprio cane, soprattutto se libero e di cui ha profonda conoscenza, dovrebbe avere una visione ad ampio spettro dell’ambiente intorno. Èquindi importante che si accorga dell’arrivo di un altro cane per tempo, richiamare il suo fedele compagno, osservarne l’assetto emozionale e chiedere il permesso all’altro pet mate per una eventuale interazione. Solo una volta ottenuto, è bene lasciare interagire i cani intervenendo il meno possibile, così che comunichino al meglio.

Incontro in area cani

Le aree cani sono agglomerati di personalità e motivazioni, in uno spazio recintato e spesso non sufficientemente largo. Ti sconsiglio di frequentarle, se non con incontri contingentati tra cani Amici, con la “a” maiuscola.

Se attribuiamo al cane una personalità, allora gli dobbiamo riconoscere dei gusti e delle preferenze e anche i cani più socievoli cercano partner con cui ci sono delle affinità caratteriali. L’area cani è un luogo in cui è come se chiudessimo tante persone in un recinto pensando che tutte si troveranno a loro agio. Alcune proveranno invece un senso di stress, disgusto o anche solo disinteresse, altre ancora si annoieranno e così via.

Le interazioni, così, in queste aree sono da valutare di volta in volta e se ti capita di volerne frequentare una ricordati sempre di non “lanciare” il tuo cane all’ingresso senza aver valutato prima chi sono i soggetti che già sono dentro. Confrontati con gli altri pet mate e prima di far “socializzare” per forza il tuo Fido considera e ricorda le sue preferenze e mettile a confronto con quelle degli altri cani presenti. Fallo entrare in area cani solo se sei sicuro che dentro ci siano partner adeguati e stacca il guinzaglio prima di superare il cancello d’entrata così che possano presentarsi tra di loro senza l’inibizione dello strumento e la prossimità delle persone di riferimento. Alla base di tutto, del resto, ci deve essere sempre la conoscenza della personalità del tuo compagno a quattro zampe e una relazione di intesa.

Incontro con un cane libero

Se l’incontro invece avviene con un cane privo di riferimento umano, la situazione si fa più complessa, ma non è così per forza perché in genere i cani liberi (“randagi” per voler usare un termine più comune) sono soggetti competenti che sanno come relazionarsi con i conspecifici “dotati” di una persona accanto. Se il tuo cane ha fatto abbastanza esperienze sociali costruttive, riuscirà a relazionarsi altrettanto.

Anche in questo caso vale tutto quanto scritto sopra: lasciare spazio all’interazione, intervenendo solo se necessario e mai prendendo il proprio cane in braccio, rischiereste di scatenare l’istinto predatorio e l’altro potrebbe fiondarsi addosso.

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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