Una dichiarazione d’amore stampata su una maglietta, che è stata anche una manifestazione pubblica di dolore per una perdita schiacciante: Elay Tamam, calciatore israeliano in forze all’Hapoel Rishon LeZion, ha voluto celebrare il gol segnato nel corso della partita giocata lo scorso 5 settembre mostrando una t-shirt su cui campeggiava la foto di Skye, il cane con cui ha condiviso la vita, morto pochi giorni prima del match.
Le immagini del tributo di Tamam a Skye hanno rapidamente fatto il giro del web, colpendo al cuore per il loro profondo significato. Il centrocampista ha segnato, e per festeggiare si è tolto la maglia rossa della divisa svelando al di sotto una maglietta bianca su cui aveva fatto stampare la foto del cane. Si è quindi diretto verso la telecamera per mostrarla, commosso, ed è stato raggiunto dai compagni che lo hanno abbracciato per consolarlo, consapevoli del momento di profondo dolore. L’arbitro non ha potuto fare altro che sollevare il cartellino giallo, facendo valere il regolamento, ma il gesto ha tributato a Tamam centinaia di commenti di vicinanza e solidarietà da parte di persone che hanno compreso e visto la sua sofferenza e hanno apprezzato la decisione di mostrarla senza remore.
«Mio Skye, otto anni fa ti abbiamo accolto, e dal momento in cui sei arrivato ci siamo innamorati di un amore a prima vista. Quando avevi un anno abbiamo ricevuto la notizia devastante della tua epilessia – ha scritto il giovane calciatore su Instagram, dove ha condiviso sia il video dell’omaggio in campo sia alcune foto di Skye per raccontare la sua storia – Per anni hai portato con te questa grave malattia, cercando di combattere ogni nuovo attacco. Dopo due anni molto difficili, e dopo innumerevoli trattamenti, pillole e tentativi di alleviare la tua sofferenza, abbiamo deciso che non meritavi di soffrire così. Con tutte le difficoltà e il dolore abbiamo deciso di metterti a dormire, perché ti abbiamo visto soffrire tanto e non te lo meritavi. Quindi mio Skye, voglio ringraziarti per ogni secondo del tuo tempo con me, per ogni leccata, per ogni latrato, per ogni momento di felicità, gioia e amore. Mi hai insegnato cos'è il vero amore, l'amore incondizionato. Ti amo moltissimo, sii sempre con me».
La morte di un compagno animale ha un enorme e devastante impatto psicologico sulle persone, e può essere del tutto comparabile alla morte di una persona cara. Molti studi confermano che un evento di questo genere va considerato un vero e proprio lutto che causa un dolore analogo a quello sperimentato quando muore un essere umano che abbiamo amato, se non in alcuni casi addirittura superiore. E l’attenzione al tema sta aumentando: ha fatto notizia, lo scorso anno, il disegno di legge presentato in Colombia dal deputato Alejandro Carlos Chacon, che ha proposto di concedere due giorni di ferie retribuite ai lavoratori per la morte di un animale domestico. A oggi in Italia non esiste invece la possibilità di prendersi un permesso retribuito per lutto per la morte di un animale, cosa che è invece consentita per prendersene cura.