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22 Agosto 2024
15:43

Se vuoi portare il tuo cane al ristorante, non fare queste 5 cose

Il ristorante non è il luogo ideale dove portare il tuo cane, e non sempre è consentito. Ma se proprio vuoi (o devi) andarci con lui, evita di fare alcune cose.

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Il cane è sempre più parte integrante della nostra quotidianità e al giorno d’oggi è permesso portarli con noi quasi ovunque, anche al ristorante. Partiamo dal presupposto che, in linea di massima, i cani dovrebbero fare altri tipi di uscite e il ristorante piace a noi più che a loro: non è un posto adatto per Fido. Il più delle volte, anzi, si fa il loro bene lasciandoli a casa, dopo avergli fatto fare una bella passeggiata appagante. Detto ciò, ci sono occasioni in cui devono comunque venire con noi e cani che si adattano alle situazioni più di altri, per questo è sempre importante ricordarci che ogni caso è a sé.

Ricordiamoci subito anche che non è sempre consentito portare il cane al ristorante: il regolamento dell’esercizio commerciale è deciso dal gestore, quindi starà a lui determinare se ammettere i cani nel suo ristorante e garantire le norme di sicurezza e igiene alimentare. Il cane, in ogni caso, dovrà essere tenuto legato al guinzaglio nelle vicinanze del tavolo e, se richiesto, dovrà indossare una museruola, quindi è sempre meglio averla dietro e aver abituato il cane al suo utilizzo. Ovviamente deve stare il più lontano possibile dal cibo per evitare contaminazioni ed è importante per lui che tu abbia sempre con te una ciotolina con l’acqua. Proprio per garantire il suo benessere e rendergli quanto più possibile piacevole l’esperienza, ti consigliamo di scegliere un tavolo in disparte, possibilmente con un muro accanto.

Ecco, però, cinque consigli in particolare su cosa non fare se vuoi portare il tuo cane al ristorante.

Non avvicinarti ad altri tavoli

Non tutti hanno piacere alla prossimità con un cane, specialmente mentre si mangia. È quindi buona educazione tenerlo il più vicino a te possibile. C'è poi chi ammiccherà e vorrà fargli una carezza a tutti i costi, o dargli qualcosa da mangiare: in questo caso sta a te la scelta, falla in base alla personalità del tuo cane.

In linea di massima è sempre meglio tenersi in disparte ed essere una presenza il più discreta possibile.

Tavolo centrale? No, grazie

Chiedi sempre per un tavolo appartato, possibilmente laterale, così da avere un muro accanto che funge da riparo e confine per il tuo cane. Se possibile prenota prima in modo tale da comunicare questa esigenza. Questo permetterà al tuo compagno a quattro zampe maggior agio e tranquillità e a te di riuscire a gestire al meglio la situazione.

Non distrarti troppo 

Mezzo occhio dovrebbe sempre essere attento al tuo compagno a quattro zampe. Anche se è “il cane più buono del mondo” le situazioni statiche, in cui ci sono risorse come cibo e poco spazio personale a disposizione dei cani, non sono mai semplici da gestire.

In generale, posizionarsi in uno spazio, posando borse e zaini e sedendosi comunica al cane un segnale di gestione di quello spazio. Quell’angolino diventa per lui una nuova zona di prossemica in cui valgono i principi della territorialità e della possessività. Alcuni soggetti, ad esempio, potrebbero impossessarsi dello spazio scacciando chi ci si avvicina, camerieri compresi.

Non lasciarlo allo sbaraglio

Soprattutto se è poco abituato, il tuo cane potrebbe non riuscire a vivere in maniera serena un pranzo o una cena al ristorante. Si tratta di un periodo di tempo in cui deve stare fermo, legato al guinzaglio in mezzo a tantissimi stimoli. Potrebbe trovarlo frustrante: aiutalo portandoti una copertina che gli metterai a terra, accanto al tavolo, invitandolo a mettersi sopra. Sarà una chiara indicazione e un valido aiuto.

Non fare interagire il tuo cane con altri

In generale le interazioni tra cani all’interno di un ristorante sono sconsigliate. Si tratterebbe infatti di fare incontrare due cani sconosciuti, legati al guinzaglio, in un ambiente chiuso e ricco di risorse che potrebbero attivare la motivazione possessiva e quella competitiva. Inoltre rischiereste di creare scompiglio all’interno del luogo in cui vi trovate. Se volete far conoscere i cani, fatelo esternamente allontanandovi un pochino dall’attività

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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