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22 Luglio 2024
16:26

Se vedi un cane chiuso in auto d’estate, intervieni subito così

Se si nota un cane chiuso in auto è importante intervenire prontamente per evitare che passino minuti preziosi. Monitare lo stato di salute del cane, allertare le forze dell'ordine e cercare il suo umano sono azioni che possono salvargli la vita.

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L’estate è la stagione più critica per i nostri compagni a quattro zampe. Le temperature si alzano vertiginosamente, l’asfalto diventa rovente e la sola muta del pelo non basta per affrontare serenamente la stagione calda. In particolare, lasciare un cane in auto  lo sottopone a un rischio altissimo di morte e nel caso in cui ci si trovi di fronte a una situazione del genere è importante sapere come intervenire.

Premesso che lasciare un cane in auto di per sé non costituisce reato come ha spiegato su Kodami l’avvocato Salvatore Cappai, bisogna sapere che lo diventa se provoca sofferenza all’animale e in casi gravi rientra nell’ipotesi del maltrattamento di animale per cui la legge prevede la reclusione fino a 18 mesi e multe fino a 30.000 euro.

Sono stati molti i casi, purtroppo, di quattrozampe vittime di “abbandono in auto” e della falsa credenza che basta lasciare i finestrini parzialmente aperti perché sia sufficiente il ricircolo d’aria. Niente di più sbagliato: il cane corre il rischio di un colpo di calore o addirittura di un infarto.

La prima cosa da fare se ci si trova di fronte a questa situazione è osservare il cane per valutare il suo stato di salute e, nel caso in cui si ritenga non sia in condizioni gravi, informarsi immediatamente nelle vicinanze se vi è il proprietario della macchina in zona e intanto avvisare le forze dell’ordine per chiedere immediato intervento. In casi estremi, prima di procedere alla rottura dell’abitacolo, scattare foto e video velocemente che possano poi essere prova del motivo per cui si è ritenuto opportuno procedere in tal modo.

Vediamo però nel dettaglio come procedere correttamente e con lucidità.

Valutare l’effettiva temperatura 

Se la temperatura esterna si aggira attorno ai 24 gradi, quella all’interno di un veicolo può raggiungere in soli dieci minuti i 34 gradi ed in mezz'ora ben 43 gradi. Se poi la temperatura esterna è di circa 30 gradi, dopo circa mezz'ora si superano i 50 gradi.

Avendo contezza di ciò, basta pensare al differente modo di dissipare il calore dei cani rispetto agli esseri umani per comprendere quanto l’animale possa essere in pericolo vita: noi produciamo sudore, la pelle dei cani è invece quasi del tutto priva di ghiandole sudoripare, situate in piccola quantità soprattutto sui polpastrelli che sono irrilevanti ai fini della termoregolazione.

I nostri fedeli compagni usano principalmente la respirazione, ansimando, per abbassare la propria temperatura corporea, metodo molto meno efficace. Se pensiamo poi ai soggetti brachicefali, cioè individui con la canna nasale più corta e schiacciata come il Dogue de Bordeaux, il Carlino e il Boxer per fare qualche esempio, si comprende che non hanno molte speranze di sopravvivere se vengono lasciati chiusi in un'auto al caldo perché non riusciranno a muovere abbastanza aria attraverso le vie respiratorie.

Appurato quindi che lasciare un cane chiuso in auto nei mesi caldi è estremamente pericoloso e può essere fatale, è bene essere a conoscenza di queste informazioni per valutare quali sono effettivamente le condizioni climatiche dentro e fuori dall’abitacolo, come del resto abbiamo spiegato anche in questo articolo e nel video a seguire su Kodami:

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Valutare la situazione rapidamente ma con lucidità

Un cane in difficoltà respiratoria manifesta sintomi che non sono difficili da riconoscere. Bisogna dunque in modo rapido ma lucido capire lo stato di salute dell’animale, osservandone in particolare eventuali segnali fisici di sofferenza come la bocca spalancata con rime labiali rivolte verso l’alto, uno stato di tachipnea, ovvero l’aumento del ritmo respiratorio, gli occhi sgranati e le orecchie tirate indietro.

In caso di colpo di calore il soggetto oltre al respiro affannato presenta anche difficoltà a stare in piedi, tremori, vomito, diarrea, mucose arrossate e secche.

Guardarsi intorno per cercare il proprietario della macchina

Una volta esclusa una condizione di estremo malessere dell’animale, senza perdere tempo è importante agire per non far peggiorare la situazione e verificare se nei dintorni è presente il proprietario dell’auto. La cosa più immediata da fare è rivolgersi ai negozianti del posto e ai residenti, ovvero parlare con  più persone possibili.

In caso vi troviate in una strada di città, non esitate anche a suonare il clacson del vostro mezzo (se non siete a piedi) e a coinvolgere altri nella ricerca, ad esempio in quartieri dove ci sono portinai e chiedendo la collaborazione dei commercianti. In ogni caso, mentre state facendo questa operazione i minuti stanno passando e dunque contemporaneamente è bene allertare le Forze dell’ordine.

Chiamare le autorità

Le autorità sono sempre da coinvolgere e hanno l'obbligo di intervenire. Non si possono conoscere i tempi in cui la persona che ha lasciato il cane in macchina tornerà e non si può rischiare di far passare altri minuti preziosi.

E’ importantissimo, dunque, chiamare il numero di emergenza unico 112 per segnalare la situazione alle Forze dell'ordine facendo presente la situazione, dando corrette informazioni sul luogo dove sta avvenendo l'accaduto e sottolineando che l'animale sta soffrendo e ha bisogno di soccorso immediato.

Documentare la situazione

Scattare foto e video che provano lo stato di malessere dell’animale e l’impellente necessità di intervenire è importante per prevenire eventuali richieste di risarcimento da parte del proprietario della macchina. Importante è anche prendere nota della targa, del modello e del colore del veicolo.

Il coinvolgimento di altre persone, come sopra consigliato, è utile per avere qualche testimone oculare che in caso di bisogno confermi la versione dei fatti.

Rompere il finestrino

Qualora la situazione sia già grave o stia peggiorando e nessuno ancora è arrivato ad aprire l’abitacolo, come ha spiegato l’avvocato Claudia Taccani dell’Oipa su Kodami, è arrivato il momento di provare a rompere il finestrino. Ma si può essere ritenuti responsabili per danneggiamento del veicolo? «Alla luce dell’orientamento giurisprudenziale in materia e della coscienza collettiva che impone la tutela degli animali in quanto esseri senzienti, è possibile invocare lo “stato di necessità” nel caso di un’eventuale richiesta d’indennizzo da parte del proprietario».

Ad ogni modo, come premesso in precedenza, assicurarsi di essere in possesso della documentazione che prova la situazione d’emergenza è fondamentale per non avere problemi successivamente.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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