Può capitare di incontrare cani liberi dal guinzaglio in luoghi come parchi, zone boschive e campagna. Ma chi sono questi cani? Se indossano un collare o una pettorina, con attaccata una targa identificativa, si tratta di individui che hanno umani di riferimento ma sono stati lasciati liberi di perlustrare, marcare e rotolarsi in giro mentre la persona sta passeggiando a qualche distanza (Allert! in questo articolo non stiamo focalizzando l’attenzione sulla legge e le regole di convivenza ma spiegheremo come comportarsi qualora vi ritroviate di fronte a dei cani liberi).
Può capitare però a volte che un quattro zampe che gira libero sia in realtà un "cane padronale", ovvero un soggetto che ha una sua “casa”, magari in qualche cascina limitrofa, ma che può allontanarsi. Oppure, ancora, potreste incontrare cani da pastore che stanno facendo una pausa dalla loro mansione di conduzione delle greggi.
Sempre in ambienti naturali, un altro esempio di una tipologia di cani che possono incrociare il vostro cammino sono quelli da guardiania degli armenti. Li dovreste riconoscere facilmente: sono posizionati nelle vicinanze del bestiame che proteggerebbero ad ogni costo: quindi massima attenzione a non avvicinarvi!
Inoltre potreste imbattervi in quelli che possiamo definire genericamente “cani randagi”, sebbene il discorso è più complesso come abbiamo spiegato su Kodami, per brevità possiamo definirli individui vaganti e fuori dal controllo da parte dell’uomo, spesso accuditi da fasce di cittadini.
Se invece vi trovate in ambiente urbano e vi imbattete in un cane libero e non arriva nessuno in quel momento a "reclamarlo", si tratta probabilmente di un cane di quartiere, ovvero un cane che pur vivendo in libertà è accudito dalla cittadinanza e appartiene legalmente a quella comunità.
Ultima tipologia ma non per importanza, anche se è rarissimo incrociarne qualche esemplare, ci sono anche i cani ferali, ovvero soggetti completamente indipendenti dall’uomo tanto per le esigenze di riparo che di alimentazione. Questi cani si tengono a distanza da noi, però potreste incontrare una cucciolata che pensate sia abbandonata, mentre invece la mamma sta cercando cibo. Raccomandiamo di non toccarli e lasciarli stare dove sono.
Premesse le varie tipologie, andiamo a vedere insieme cosa non fare se si incontra uno di questi cani, sebbene in linea generale vale universalmente una buona regola per tutti: dobbiamo avere il buon senso di lasciarli in pace, a meno che non abbiano dei problemi fisici o difficoltà evidenti perché magari sono soggetti abbandonati sul territorio che necessitano d’aiuto.
Non cercare di avvicinarti
Non ti avvicinare e osserva cosa fa il cane. Nel caso un cane libero abbia piacere di conoscerti, sarà lui a fartelo capire e stringere le distanze per primo. Se ciò non avviene è sconsigliato accorciare lo spazio tra te e lui o chiamarlo cercando di attrarre la sua attenzione. Ricordati sempre che non sai chi hai dall’altra parte e oltre a rischiare reazioni avverse, potresti spaventarlo. Oltretutto dipende dal contesto in cui viene l'incontro e l'avvicinamento potrebbe causare una risposta che lo porta, ad esempio, a scappare se vi trovate in una zona dove circolano mezzi e potrebbe finire sotto una macchina provocando un incidente rischioso non solo per il cane ma anche per altre persone.
Il luogo e la tipologia di cane, come scrivevamo, è del resto fondamentale per capire come agire ma per questo la regola generale di aspettare di capire i suoi tempi è molto importante da seguire.
Non accarezzarlo subito
Se il cane che incontri senza guinzaglio decide di avvicinarsi a te non sarà necessariamente per prendersi le tue carezze, a meno che non si tratti ad esempio di un cane di quartiere abituato all’approccio con le persone o di un cane che era in un contesto familiare ed è stato abbandonato e cerca l’accudimento di una persona.
Anche questa ultima ipotesi, però, non è generalizzabile perché un altro soggetto, ad esempio, che è stato mollato come un pupazzo potrebbe invece essere molto timoroso nei confronti degli estranei. E’ dunque molto importante che tu non allunghi le mani subito: se si è avvicinato lasciati annusare e nel frattempo assicurati di notare se ha una targhetta, un collare, un segno di riconoscimento che ti aiuti a capire se ha un umano di riferimento.
Non dargli da mangiare
Prima di capire quel cane chi è, non pensare che allungargli del cibo sia la soluzione giusta per “fartelo amico”. La cosa più importante nel caso di un incontro con un cane che non conosci è capire in breve tempo, per quanto sia possibile farlo, se ha una persona di riferimento e da questo poi agire di conseguenza qualora invece sia un cane vagante sul territorio.
Dare del cibo poi nell'ipotesi in cui si tratti ad esempio di un cane di quartiere o di randagi di una zona che sono comunque seguiti ed accuditi (e tu non lo sai) non è un buon modo per approcciare perché quel soggetto – appartenendo alla comunità ovvero facendo parte della zona in cui gravita – sicuramente saprà come e dove ottenere la pappa o avrà persone che gliela forniscono.
Il cibo è un tema molto delicato nel rapporto con i cani e proprio per quanto riguarda quelli che stanziano nelle regioni del Centro Sud abituarli a ricevere risorse da persone che non conoscono, come turisti di passaggio, crea disagi poi nella quotidianità che possono generare in conflitti con coloro che abitano sul posto e non desiderano convivere con cani liberi nella zona.
Non urlare, non correre
Dobbiamo anche dare questo consiglio, necessariamente, perché non è detto che chiunque capiti sulle pagine di Kodami lo faccia perché ami i cani ma anche perché magari ne è spaventato. Di fronte a un cane libero, che sia un soggetto che si è allontanato dal suo umano di riferimento o un cane da pastore, urlare non fa altro che creare tensione.
Quindi se hai timore di trovarti in una situazione in cui non ti senti a tuo agio di fronte a un cane senza guinzaglio, mantieni la distanza ,non alzare il tono della voce e non guardarlo negli occhi.
Inoltre in questo caso è sconsigliato anche metterti a correre, sia per allontanarti che nel caso fosse lui a volersi allontanare, per seguirlo. Nella prima ipotesi è probabile che correndo attiveresti il suo istinto predatorio stimolandolo ad inseguirti, mentre nella seconda ipotesi, rischieresti solo di spaventarlo.
Non portarlo via anche se è socievole con te
Se il cane libero con cui hai approcciato è tranquillo e chiaramente ha un approccio socievole e amichevole con te non prelevarlo immediatamente dal luogo dove vi siete incontrati. Chiaramente stiamo parlando di un soggetto che non ha nessun segno di riconoscimento addosso che possa far risalire al suo umano di riferimento (collare con targhetta) ma la prima cosa da fare è sicuramente quella di informarsi in giro per sapere se c'è qualcuno che lo conosce. Qualora ciò non porti a risultati utili, la legge dice che bisogna chiamare le forze dell'ordine che prenderanno in carico l'animale per risalire a un eventuale persona cui riportarlo attraverso la lettura del microchip. Su Internet girano ancora molti numeri di telefono fake o che non sono più attivi a cui chiamare in questi casi, in realtà l'unico da fare che vale in tutta Italia è il numero unico di emergenza, ovvero il 112. Se il cane però è in condizioni di pericolo (ad esempio cammina su una strada ad alto scorrimmento) o in cattivo stato di salute, intervieni mettendolo in sicurezza e portandolo da un veterinario.